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I due volti e il grande rischio di Cristiano Ronaldo. Ajax tra mercato e ragazzi terribili. Scudetto riaperto? Un po’ di serietàTUTTO mercato WEB
martedì 19 marzo 2019, 00:00Il punto
di Ivan Cardia
per Tuttojuve.com

I due volti e il grande rischio di Cristiano Ronaldo. Ajax tra mercato e ragazzi terribili. Scudetto riaperto? Un po’ di serietà

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Laurea in giurisprudenza, titolo di avvocato e dottorato di ricerca: tutto nel cassetto, per scrivere di calcio. Su TuttoMercatoWeb.com

La sentiva tanto, forse troppo. Nella doppia sfida con l’Atletico, Cristiano Ronaldo ha mostrato i suoi due volti. Il ragazzo passionale e l’implacabile cannoniere. Un dottor Jecyll decisivo e un mister Hyde che soffre le pressioni. La versione glaciale del campione portoghese è quella che segna una tripletta e cambia da solo, o quasi, la storia europea della Juventus. Un giocatore fatto per questa competizione, capace nei novanta minuti di lasciare da parte qualsiasi cosa che non sia il pallone e quell’esigenza di segnare. Aiutato, in questo, da una squadra perfetta a Torino: tripletta a parte, i migliori sono stati Bernardeschi, Can e Spinazzola. Poi c’è l’uomo di Madeira che vince da solo le battaglie, e tanti saluti.

Però c’è anche il ragazzo che rivede gli avversari di tante lotte e non le manda a dire. All’andata, il gesto delle cinque Champions, al termine di una partita in cui CR7 ha sofferto parecchio i fischi del Wanda Metropolitano. Al ritorno, quell’esultanza a mimare gli attributi di Simeone, in faccia al pubblico del Cholo. Senza pensarci troppo, con il rischio che ora pende come una spada di Damocle sulla Juve e sul suo giocatore più decisivo. Il 21, giovedì, si saprà quale decisione la UEFA riserverà a Ronaldo. Il parallelo con Simeone vale fino a un certo punto: il portoghese quel gesto l’ha fatto ai tifosi avversari, è un dettaglio che può fare la differenza. Poi si sta parlando di un allenatore e di un calciatore, di due ruoli diversi nell’interpretazione di una gara. Sono tanti fattori che influiranno sulla decisione. Una cosa è certa: a ripensarci a freddo, forse quel rischio era meglio evitarlo. Però va bene così: non siamo macchine, neanche il calciatore bionico, e serve un po’ di passione per alzare quella maledetta coppia. In fin dei conti, Ronaldo è arrivato anche e soprattutto per far godere i suoi tifosi.

Di mezzo, c’è l’Ajax. Sorteggio semplice? Fino a un certo punto. Ronaldo o non Ronaldo, la Juventus è superiore alla formazione olandese: è un dato di fatto, altrimenti saremmo qui a raccontare chiacchiere. Però troverà di fronte una squadra di ragazzi giovani, talentosi e soprattutto sfrontati, senza nulla da perdere. Non segni quattro gol al Bernabeu, crisi Real permettendo, se non hai qualità e palle. E poi è l’anno delle sorprese, la stagione successiva al mondiale della Croazia: occhio. All’avversario e anche al mercato: sarà pressoché inevitabile parlare tanto di Matthjis De Ligt nei prossimi giorni. È un ragazzo che piace parecchio, dalle parti di Torino. C’è il Barcellona che sarà di De Jong da battere, c’è il canale preferenziale di Raiola da sfruttare. A tal proposito, l’idea di inserire Kean nell’affare è bislacca: il suo entourage gradirà pure maggior spazio, ma è un talento puro e lasciarselo scappare può essere il grande rimpianto degli anni a venire. Metti caso che il nuovo Mbappé fosse già in casa?

La stagione, da qui a fine anno, non è solo Champions. La prima sconfitta in Serie A dei bianconeri legittima qualche critica, magari anche ai singoli (Mandzukic da queste parti è considerato fondamentale, ma può riposarsi anche lui), non speculazioni che vanno oltre. Facciamo i seri: quindici punti di vantaggio a questo punto del campionato sono un bottino che non è pensabile sperperare. La Juve, però, non può concedersi il lusso di mollare e non tanto per il rischio di una improbabile rimonta: c’è da tenere oliati i meccanismi, da evitare le ruggini. Lo scudetto, che non è immaginabile possa davvero sfuggire, è un trampolino di lancio a questo punto: con Ronaldo, magari multato e ancora più carico, o senza Ronaldo (al massimo per una partita), c’è una lancia da affondare nel ventre di Ajace.