Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Gli eroi bianconeri
Gli eroi in bianconero: Giuseppe PERUCCHETTITUTTO mercato WEB
lunedì 4 novembre 2019, 10:30Gli eroi bianconeri
di Stefano Bedeschi
per Tuttojuve.com

Gli eroi in bianconero: Giuseppe PERUCCHETTI

Pionieri, capitani coraggiosi, protagonisti, meteore, delusioni; tutti i calciatori che hanno indossato la nostra gloriosa maglia

Nasce a Gardone Val Trompia, il 30 ottobre 1907. Cresciuto nella “Giuseppe Bernardelli” di Gardone Val Trompia, dove gioca per sei stagioni, parte per il servizio militare a Bressanone nel Secondo Reggimento Artiglieria da Montagna. Tornato a casa è tesserato dalla Boifava di Brescia, società da dove erano usciti i fratelli Evaristo e Berardo Frisoni, Pasolini, Gadaldi, Giuliani e Maffioli.

Dopo poco tempo la Boifava viene sciolta e Beppe gioca le ultime partite del campionato 1927-28 nella squadra uliciana del Villa Cogozzo. Nell’estate del 1928 passa giovanissimo al Brescia, formandosi alla scuola di Giuseppe Trivellini, ex portiere della Nazionale.Molto bravo tra i pali, la sua specialità è la deviazione in angolo di pugno.

Nelle “Rondinelle” esordisce il 18 novembre 1928, settima giornata di andata del girone B del campionato di Divisione Nazionale: Brescia-Biellese 1-0. Rimane a Brescia sette stagioni e si mette a tal punto in evidenza da meritare la convocazione in Nazionale. L’esordio in maglia azzurra avviene il 17 maggio 1936 (Italia-Austria 2-2). Dieci giorni dopo, la sua prestazione a Budapest lo consacra definitivamente come uno dei migliori portieri italiani.

Nell’estate del 1936 si trasferisce all’Ambrosiana-Inter, chiamato a sostituire Carlo Ceresoli. In maglia neroazzurra rimane cinque stagioni, compresa una da allenatore, vincendo due scudetti e una Coppa Italia. Nella stagione 1940-41, insieme a Italo Zamberletti, diventa allenatore dell’Inter, avallando tra l’altro la cessione di Meazza al Milan. La squadra neroazzurra arriva seconda dietro al Bologna. L’anno seguente, caso unico nel calcio italiano, rimette i guantoni e difende la porta della Juventus, con cui conclude la sua carriera, vincendo la Coppa Italia nel 1942.

Si spegne a Gardone Val Trompia, il 21 maggio 1995.