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ESCLUSIVA TJ - Cristian Bucchi: "Dipenderà tutto dalla Juve, la formazione del 2017 intimoriva già dal tunnel. Mi aspetto un gol o un assist da Berardi. Pirlo? Riconferma anche senza Champions"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 12 maggio 2021, 13:00Esclusive TJ
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Cristian Bucchi: "Dipenderà tutto dalla Juve, la formazione del 2017 intimoriva già dal tunnel. Mi aspetto un gol o un assist da Berardi. Pirlo? Riconferma anche senza Champions"

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore ed allenatore del Sassuolo, Cristian Bucchi, per parlare approfonditamente del match di questa sera e non solo:

Nel recente passato è sempre stata una sfida complessa, ma ad oggi la trasferta di Reggio Emilia è ancora più dura e complicata?

"Sì, ma non lo è per il periodo che sta vivendo la Juventus. E' una sfida dura e complicata perché è la terz'ultima di campionato ed entrambe le formazioni si stanno giocando un posto in Europa. La Juve è in grande difficoltà di risultati, c'è molta pressione e disturbo sia fuori dal campo, vedi Superlega, e sia all'interno del rettangolo di gioco. Mi aspetto una partita molto combattuta".

In che modo la Juve può reagire? Chiaramente le difficoltà sarebbero acuite in caso di sconfitta.

"Anche perché con il Milan si è vista una squadra stanca, svuotata ed insabbiata. La risposta che deve dare la Juve è quella di vincerle tutte, ovviamente con la speranza del passo falso di chi sta davanti. In questo modo sarebbe possibile concludere degnamente il campionato, ricordandoci che c'è ancora una finale di Coppa Italia da disputare. Se la squadra dovesse centrare tutti gli obiettivi rimasti, considerando che può essere definito come un anno zero, credo che poi la critica sarebbe molto più positiva nei confronti della Juventus".

Da fuori, l'impressione è che Andrea Pirlo abbia un po' perso le redini in mano della squadra. Che idea ti sei fatto a riguardo?

"Mediaticamente è stato straordinario, l'altra sera dopo la partita si è assunto tutte le responsabilità. Chi vive di calcio e fa questo mestiere è ben consapevole che l'imputato non può essere solo l'allenatore, la rosa della Juve è composta da fior fior di campioni che non sono riusciti a rendere. Penso che Andrea non sia riuscito a proporre la sua idea di calcio, forse per mille motivi diversi non sono riusciti a sposarla completamente. La proprietà nel momento in cui ingaggia un mister senza esperienza ha già messo in conto i possibili imprevisti, a questo aggiungiamo che è stato ceduto il centrocampo titolare dello scorso anno ed è andato via anche Higuain. Però ci sono tanti giocatori in grado di accendere la luce in ogni momento".

Il primo nome che viene in mente è Paulo Dybala, che ricorderai senz'altro bene in quel famoso 3-1 del 2017 al Mapei Stadium.

"Purtroppo lo ricordo ancora bene (sorride ndr), quella era una Juventus differente che giocava bene ed era più sbarazzina. Mi ricordo che si presentò con il 4-2-3-1, c'era la coppia Pjanic-Matuidi in mezzo al campo e Mandzukic giocava sulla fascia. Alcuni dei giocatori presenti attualmente come Chiellini ed Alex Sandro erano più giovani. Noi sapevamo di affrontare una squadra che intimoriva già dal tunnel e piena zeppa di campioni, oggi invece l'età media è più bassa perché accanto alle certezze sono stati inseriti dei talenti di grandissima prospettiva come Kulusevski, Chiesa, McKennie, Arthur. E' inevitabile che già così ci vuole del tempo, in più come dicevo è stato scelto un allenatore alla prima esperienza e questo ha aumentato il numero delle variabili. Il rischio, a mio parere, è stato valutato".

Quindi ti aspetti una riconferma per Andrea Pirlo?

"Da grande club quale è la Juventus, mi aspetto la conferma di Pirlo in panchina. La vera fiducia la si dimostra quest'anno, Andrea è un uomo di grandissima intelligenza ma purtroppo alcune situazioni le si vivono sul campo e l'esperienza la si può acquisire soltanto così".

Anche se non dovesse arrivare la qualificazione alla Champions?

"Sì, penso che la società creda nel progetto intrapreso qualche mese fa. Nel momento in cui ho visto che la Juventus ringiovaniva la rosa, mi aspettavo così tanta sofferenza. L'avevo messa in preventivo, anche perché le altre squadre si erano rinforzate e ad esempio l'Inter aveva immesso altri giocatori importanti come Hakimi nella propria rosa".

Parlando di Sassuolo, quanto potrebbe essere decisivo Domenico Berardi?

"Da Domenico mi aspetto un gol o un assist, perché al di là delle sue grandi qualità è al momento in una condizione psicofisica devastante. Per questo finale di stagione sarà molto importante per il Sassuolo e per la nostra nazionale, l'Europeo rappresenterà per lui uno stimolo incredibile. La partita, poi, è aperta ad ogni risultato, la Juventus vista con il Milan non ispira molta fiducia ma non dimentichiamoci che è sempre la squadra campione d'Italia in carica. Dipenderà tutto dall'approccio dei bianconeri, il risultato dipenderà dalla prestazione e sarà tutto nelle loro mani".

Si ringrazia Cristian Bucchi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.