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L'IMBOSCATA - Questa Juve non gioca male: non gioca. Allegri tra le macerie: intervenga Agnelli e spieghi. A gennaio due colpi a centrocampo? Attenzione a questi nomi..."
venerdì 24 settembre 2021, 00:28SottoBosco
di Andrea Bosco
per Tuttojuve.com

L'IMBOSCATA - Questa Juve non gioca male: non gioca. Allegri tra le macerie: intervenga Agnelli e spieghi. A gennaio due colpi a centrocampo? Attenzione a questi nomi..."

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.

L' istantanea di “cosa“ sia oggi la Juventus è racchiusa nell'esultanza sfottente del carneade che mima le mosse di Cr7 dopo un gol. Ne aveva, tuttavia, motivo,  Gyasi, dopo il gol “alla Del Piero“. Visto che prima si era “bevuto“ con una finta, ben due giocatori dell'imbarazzante Signora. Replica al secondo gol dello Spezia. Un transalpino senza un pelo sulle guance che manda al bar Bonucci prima di infilare l'incolpevole polacco. Vi hanno detto che la Juve ha “reagito“ con carattere. Che Allegri rimetterà la barca in rotta di navigazione.  Più che crederlo, lo spero. Perché i danni perpetrati a questa squadra nelle ultime stagioni, sono tali che ad Allegri servirà un prodigio per uscire dalla “buca“.

La Juve neppure gioca male. La Juve non gioca. Vive sugli spunti individuali di una “non“ squadra

“Ho trovato macerie“ avrebbe rivelato Allegri. Proviamo a “spiegarle“. Cr7 con una dote impressionante di gol agevola alla Juventus anche l'anarchia. Ineccepibile in allenamento e in partita: stop. Zero empatia, zero leadership, zero mortificazione dell'ego. Con Ronaldo in squadra, sulla scia del suo spropositato stipendio, aumentano le pretese degli altri: anche dei “manovali". Fiorisce una pletora di “aziende“ che tentano di scimmiottare l'azienda Ronaldo. Cambiando agente, bussando a privilegi e quattrini. Restare  alla Juventus? Meglio andarsene, meglio avviarsi alla “scadenza“. Un mancia competente per “togliere il disturbo“ alla Juve, nelle ultime stagioni non è mai stata negata. Devo proprio fare i nomi? Non sono certamente quelli di quanti  accettarono di scendere  in serie B.

Di questo stato di cose, Allegri, nella sua ultima stagione, si era reso conto. E aveva spiegato: inascoltato. Sarri, che gli succedette, non era l'allenatore adatto per la Juve. Ma Sarri pur incapace di costruire rapporti con quei “giocatori non allenabili“, venne vissuto come un “alieno“.  Peggio: come un abusivo . La dirigenza che lo aveva voluto non lo tutelò. I media ( e faccio autocritica ) non lo aiutarono . Sarri alla Juve sembrava il capriccio di un salotto radical chic. Nondimeno, Sarri vinse uno scudetto. Nondimeno Pirlo (compagno di banco che ti passava i compiti sbattuto improvvisamente in cattedra), vinse due Coppe Nazionali, ottenendo la qualificazione in Champions.

Oggi la Juventus ha cinque punti in cinque gare di campionato: media salvezza, neppure eccellente. Colpa di Allegri? Anche. Con un ex  allenatore  (che il mondo Juve  conosce), uno come il texano, il campo non lo vedrebbe più: Krasic , chi era costui? Allegri ha qualche colpa. Ma la società eviti di fare del suo allenatore, il parafulmine della tempesta che si è abbattuta su Vinovo. Tocca ad Andrea Agnelli spiegare per quale  motivo la Juventus sia diventata una mozzarella. I panni sporchi alla Juventus, storicamente, si lavano in lavanderia, non in pubblico. Ma una parola  da parte del presidente appare indispensabile. Una Juve nella parte destra della classifica non può non preoccupare.

Vuole una occhiuta vulgata che la “qualità“ della Juve sia superiore a quella delle rivali. Peccato che questa “qualità“ non riesca  a fare collettivo. Allegri è uno smagato uomo di calcio: se è sbottato nel modo nel quale si è speso significa che la situazione è grave. C'è un ambiente da ricostruire.  Non  fai più paura. Non credo alla  rimonta: troppe squadre “davanti“ ad una Juve sgangherata. Ma nel calcio ne ho ho viste di “ogni“ .  Mai peraltro, ancora,  un suicidio “collettivo“ .

Ieri il collega Enzo Marangio  a  Tmwradio mi ha spiegato che (in caso a gennaio la Juve si trovasse distante massimo sei punti dalla vetta della  classifica), la società potrebbe provvedere con un paio di innesti a centrocampo: il settore più in sofferenza. Non so con quali risorse, ma forse vendendo qualcuno, la Juve potrebbe. Magari evitando di fare minusvalenze.  Chi? A mio parere un metronomo. C'è Xaka in uscita dall'Arsenal.  Lo voleva Mourinho. Mancino,  esperto, buon tiro, ha una qualità: un lancio alla Bonucci. Costa una quindicina di milioni. Dice, ma il mediano del Monaco? Non sembra  economicamente (con un buco di 210 milioni da sanare) roba per questa Juve. Avesse “dindi“ in cassa, la Juve dovrebbe fare una sola operazione: quel Bellingham del Dortmund che oggi è (probabilmente) la migliore mezz'ala del mondo. I siti specializzati lo valutano 55 milioni. Ma a mio parere il Dortmund pretenderà di più. Prenderlo sarebbe un atto di “riparazione”. Per chi  aveva in mano Haaland. E gli preferì Kulusevski.