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ESCLUSIVA TJ - Massimo Boccucci (Corriere dello Sport): "Sassuolo in crescita, ma deve essere più continuo. Juve? Potrebbe esserci qualche calo di tensione. Vi svelo un aneddoto su Locatelli..."TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 26 ottobre 2021, 14:15Esclusive TJ
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Massimo Boccucci (Corriere dello Sport): "Sassuolo in crescita, ma deve essere più continuo. Juve? Potrebbe esserci qualche calo di tensione. Vi svelo un aneddoto su Locatelli..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega del "Corriere dello Sport" molto vicino alle vicende di casa Sassuolo, Massimo Boccucci, per parlare della sfida di domani sera e non solo:

Il Sassuolo pur faticando è riuscito ad aver ragione del Venezia. Come arrivano gli uomini di Dionisi alla sfida con la Juve?

"E' una squadra in crescita sia nel gioco collettivo che nella maturazione dei singoli, tenendo conto che ci sono diversi giovani come, su tutti, Frattesi esordiente in Serie A e con l'eredità pesante di Locatelli. La condizione fisica appare buona e certi meccanismi si vedono, pur tra i margini di miglioramento. Il Sassuolo deve essere più continuo in partita, concedere meno e soprattutto avere lucidità negli ultimi 20 metri dove talvolta s'incarta non trovando la giocata o la stoccata per concretizzare".

Che tipo di partita il Sassuolo proverà a fare allo Stadium?

"Non credo che rinuncerà a essere se stesso, non ne sarebbe capace. Dionisi, per il percorso alle spalle nella giovane età, ha un'idea precisa e non l'adatta all'avversario. Ha messo in difficoltà l'Inter, la Roma e l'Atalanta, perdendo tra parecchi rimpianti, proprio facendo leva sulle caratteristiche del ritmo e la freschezza. Farà lo stesso tipo di partita vista contro le altre big fin qui affrontate: se la giocherà".

Quali sono, a tuo avviso, le maggiori differenze con la squadra allenata da De Zerbi?

"Questo Sassuolo mostra un'identità nella sostanziale continuità, ma con un'impronta diversa perché De Zerbi pensava soprattutto al possesso palla a ogni costo, mentre Dionisi ricerca maggiormente l'intensità e la verticalizzazione per esaltare le qualità dei singoli. La filosofia tra i due allenatori non è diversa, però è differente la gestione della palla e la lettura della partita. Il paragone risulta complicato perché Dionisi ha un organico con più giovani ed esordienti di quanti ne abbia avuti De Zerbi a completamento del suo positivo triennio in Emilia. A Dionisi serve tempo per farli crescere".

La Juve, invece, ha ritrovato compattezza e solidità nel momento in cui ha sfidato Chelsea, Roma e Inter. Ti aspetti un atteggiamento differente con una formazione non big come il Sassuolo?

"Le motivazioni non possono essere le stesse. La Juve viene da un tour de force e chiaramente qualche calo di tensione potrebbe esserci. Allegri dovrà fare molta attenzione: del resto è rimasto già scottato da Empoli e Udinese per cascarci ancora".

Vedi la Juve come candidata allo scudetto? Per te se la potrà giocare fino alla fine?

"Il pareggio con l'Inter la tiene in corsa, anche se il livello del campionato si è alzato e recuperare su più squadre può risultare complicato. Deve trovare subito un'altra striscia di vittorie e a gennaio fare qualcosa sul mercato, specie a centrocampo".

Pensi sarà la partita di Locatelli? Potrebbe essere emozionato?

Non penso, non mi sembra il tipo. Lo vedo come un ragazzo che sa gestire le emozioni. Lasciami ricordare un aneddoto su di lui: di solito non vado alle conferenze di presentazione dei giocatori, ma il 16 agosto 2018 ero per il Corriere dello Sport-Stadio a Sassuolo, in sede, quando venne presentato Locatelli, anche perché poi avrei raggiunto il Mapei Stadium per la partita serale di Europa League dell'Atalanta. Mi sorprese la sua timidezza, lo sguardo che si posava su noi giornalisti perché uscendo dal mondo Milan voleva evidentemente capire il nuovo contesto. Fu di poche parole, pesate una per una anche nel parlare della sua esperienza in rossonero. Pensai, e lo dissi ai colleghi, che avrebbe parlato sul campo. Così è stato".

Si ringrazia Massimo Boccucci per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.