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ESCLUSIVA TJ - Alessio Tacchinardi: "Le polemiche con l'Inter fanno ridere, con il Sassuolo sarà una partita aperta. La sensazione è che Allegri farà il 3-4-2-1, su Dybala..."TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 26 ottobre 2021, 11:30Esclusive TJ
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Alessio Tacchinardi: "Le polemiche con l'Inter fanno ridere, con il Sassuolo sarà una partita aperta. La sensazione è che Allegri farà il 3-4-2-1, su Dybala..."

"Per come si era messa è andata più che bene, l'errore di Dumfries è stato davvero ingenuo. L'ingresso di Chiesa e Dybala ha reso la Juve decisamente più offensiva, era evidente la strategia di schermare Brozovic con Kulusevski. Sicuramente, è un punto che va benissimo ai bianconeri". Pensieri e parole di Alessio Tacchinardi, ex centrocampista bianconero ed opinionista Mediaset, che ai microfoni di TuttoJuve.com è tornato nuovamente ad analizzare il derby d'Italia ed ha introdotto la sfida con il Sassuolo:

Più che rammaricarsi di non averla vinta, dunque, bisogna esser contenti per il punto ottenuto?

"Sì, perché più o meno le due squadre si sono equivalse in campo. La partita di San Siro ha dimostrato un grande spirito, non meno di due mesi fa non saresti uscito da qui con il punto che hai ottenuto domenica sera. Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, dal mio punto di vista Chiesa e Dybala non possono non giocare. Sono gli unici due che possono alzare il livello di imprevedibilità della squadra".

Il discorso che fai su Chiesa e Dybala, lo possiamo fare anche per de Ligt?

"Senza nulla togliere al grande valore dell'olandese, la Juve ha una difesa davvero forte. Danilo è un signor giocatore, a San Siro non ha affatto sfigurato. La differenza è meno evidente, perché senza Chiesa e Dybala perdi davvero tanto. Anche il Napoli, lo scorso anno, ha fatto fatica senza Osimhem, per cui non sono soltanto i bianconeri a soffrire di questo. Federico nelle ultime uscite non si è dimostrato straripante come al solito, il suo ritmo è un po' calato e dunque ci può stare vederlo in panchina. Ma nel momento in cui è subentrato, è entrato da Federico Chiesa".

Perché tutte queste polemiche? Come mai una sfida tra Inter e Juve non termina senza discussioni?

"Ancor oggi non riesco a capire dove era la polemica. E non ho capito dove Simone Inzaghi, caro amico e ottimo allenatore, volesse arrivare. Lui dice a fine partita che l'arbitro non ha visto e lo hanno richiamato al Var, e che doveva fare? Non doveva dir niente? L'episodio, poi, è abbastanza chiaro: Dumfries cicca il pallone e goffamente prende il piede di Alex Sandro. Le polemiche su questo episodio fanno ridere, non c'è nemmeno una logica. Perché può essere il 1' o l'ultimo minuto, il fallo è dentro l'area e giustamente sanzionabile con il penalty. E stato tutto molto triste".

Che sfida sarà quella con il Sassuolo?

"Ho visto tutte le loro partite, perché mi piace molto il suo allenatore. Ha preso meno punti di quel che avrebbe meritato, però c'è un motivo per cui non li ha portati a casa. Questa squadra lascia qualcosa, fa degli errori sottoporta clamorosi e la difesa non è delle più ferree. Se concedi spazio e provi a giocare al loro ritmo, è chiaro che vai in difficoltà. Non c'è più De Zerbi, è vero, ma il dna è rimasto, è una formazione più verticale che possiede degli ottimi palleggiatori. Non sarà noiosa come la sfida con l'Inter, sarà una partita più aperta poiché il Sassuolo ti fa giocare bene".

E un risultato positivo farebbe più che bene, visto che la Juve è ancora distante dalle prime posizioni.

"Partiamo dal presupposto che Napoli e Milan non potranno vincerle tutte, per cui la Juve e anche l'Inter sono chiaramente in corsa per l'oro. I bianconeri, però, hanno già consumato un po' di bonus, per cui nel momento in cui rincorri l'avversario non puoi permetterti di sbagliare. Al contrario delle due di testa, che al momento godono anche di un discreto margine sulla terza. L'importante sarà affrontare il Sassuolo con il piglio giusto, Allegri è l'allenatore giusto per queste situazioni".

L'osservato speciale, e non potrebbe essere altrimenti, sarà Manuel Locatelli. Potrebbe risentire il fatto di affrontare la sua ex squadra?

"Assolutamente no, Locatelli ha già dimostrato di essere uno da Juve e ci sta benissimo. Ha bisogno di giocare come nell'ultimo mese, di esser il perno principale e di cucire il gioco. L'ho visto un po' in difficoltà inizialmente, ma perché la squadra era allo sbando. Ci sono dei giocatori forti che hanno bisogno di un sistema, come Leao o Chiesa che possono essere devastanti con i loro strappi in qualsiasi squadra. Altri, invece, hanno bisogno di un collettivo che gira all'unisono, la Juve ci è riuscita e questo ha facilitato il suo rendimento. Con l'Inter era un po' fisicamente indietro, è normale poiché ha tirato la carretta e ci può stare un momento di flessione. Allegri adora i palleggiatori, per cui lo vedrei bene insieme ad Arthur".

Quindi un centrocampo a due formato da Arthur o Locatelli, oppure anche a tre?

"Può essere a due o a tre, magari un 3-4-2-1 con lui ed Arthur perni del centrocampo e la coppia Chiesa/Dybala dietro a Morata. A mio avviso sarebbe l'abito giusto da cucire alla Vecchia Signora. E' vero che ci sarebbe meno filtro, ma non sarebbe mica male vedere più palleggio. Se Allegri riesce a trovare un equilibrio con questi giocatori, aggiungendo anche Cuadrado, significa che potrebbe averne tanti in grado di fare un qualcosa di diverso. Per me sta portando avanti quest'idea, può anche esser che la vedremo tra poco. E' questa la sensazione".

Il 3-4-2-1 da te indicato come sarebbe composto?

"Szczesny in porta, difesa formata da Bonucci, Chiellini ed uno tra Danilo e de Ligt, i due esterni alti sarebbero Cuadrado ed Alex Sandro con Arthur e Locatelli in mezzo, Chiesa e Dybala formerebbero il duo alle spalle di Morata. In fase di non possesso avresti cinque che stanno lì, due che fanno filtro, e quando hai la palla c'è tanta qualità. Ad oggi non c'è ancora un modulo chiaro, ma intanto ha riconquistato lo spirito. E questo è molto importante".

Il piglio di Dybala con l'Inter era quello giusto. Al netto dei continui infortuni che lo hanno tormentato, si può scoprire un nuovo Paulo?

"Mi auguro che ritorni a divertirsi in campo, come lo era da ragazzino in Argentina. Lui sta facendo tutto il possibile per non ricadere più in questi continui infortuni, speriamo possa trovare un equilibrio fisico che riesca a farlo allenare ogni giorno con costanza. E' un ragazzo perbene con la faccia da angelo, non è uno che ha paura, qualche anno fa era addirittura arrivato ad essere uno dei migliori dieci del mondo. Nessun allenatore potrà mai togliere il suo talento cristallino, nelle ultime stagioni ha reso meno del suo reale valore. Non giriamoci intorno: pochi possiedono la sua qualità. E' sempre un piacere vederlo all'opera. Ed è ora che spinga il motore a pallettoni".

Si ringrazia Alessio Tacchinardi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.