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ESCLUSIVA TJ - Tommaso Berni: "Juve dura a morire, con Sarri era diversa ma pur sempre tosta. Critiche eccessive a Szczesny e Handanovic. Pronostico? Spero nell'Inter"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 22 ottobre 2021, 13:30Esclusive TJ
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Tommaso Berni: "Juve dura a morire, con Sarri era diversa ma pur sempre tosta. Critiche eccessive a Szczesny e Handanovic. Pronostico? Spero nell'Inter"

Potrete riascoltare uno stralcio dell'intervento a "Cose di Calcio" in onda su Radio Bianconera (visibile sul canale 68 dtt)

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex terzo portiere dell'Inter dal 2014 al 2020, Tommaso Berni, per avere il suo punto di vista sull'avversario di domenica e non solo:

Uno stralcio dell'intervento sarà possibile ascoltarlo durante la messa in onda di "Cose di Calcio", visibile su Radio Bianconera sul canale 68 del digitale terrestre:

La Juve è partita male, ma si sta riprendendo e si presenta a questa sfida a sole tre lunghezze di distanza. Quali sono le tue aspettative per questo match?

"Sarà un grande scontro, Juve ed Inter si sono fronteggiate fino alla fine lo scorso anno ed in questa stagione si sono rinforzate. Anche se ci sono state delle cessioni illustre a cui entrambe hanno dovuto far fronte. La Juve è dura a morire, mi aspettavo un suo ritorno per le alte posizioni. L'Inter è sempre una grande corazzata e sta giocando bene, per me sarà un grande scontro che promette spettacolo".

Quanto è cambiata l'Inter dall'anno scorso? 

"Per me era già cambiata la mentalità dei giocatori e della società qualche anno prima con mister Spalletti. E andando avanti con Conte c'è stata una crescita, cosa che avverrà ancora di più con Inzaghi. Per me l'Inter si è mossa in maniera eccellente nel sostituire le cessioni illustri, basta vedere le prestazioni e i gol di Dzeko. Questo fa capire non soltanto le qualità, ma anche lo spessore a livello umano. Rispetto all'anno scorso, c'è un po' più d'esperienza. E questo fa la differenza".

Dall'altra parte, invece, la Juventus ha ritrovato la solidità e la compattezza tipiche di una squadra di Allegri. Sono le stesse impressioni che percepivi allora?

"Sicuramente sì, Allegri è un grandissimo allenatore e molto preparato a livello tattico. I risultati si sono sempre visti, penso abbia raggiunto il massimo nei suoi anni a Torino. Il lavoro si vede e paga sempre bene. La Juve è sempre la Juve, sarà un derby d'Italia molto bello".

Nella tua ultima esperienza all'Inter hai sfidato la Juve di Sarri. Che sensazioni avevi dall'esterno? Si vedeva chiaramente quanto fosse differente rispetto all'anno prima?

"L'opposto no, sicuramente Sarri è un allenatore con differente idee. Anche nella Lazio si stanno intravedendo, ma è chiaro che ci vuole sempre del tempo prima di applicarle correttamente. Era diversa, sì, ma pur sempre una squadra tosta, difficile, che non ti lasciava respirare e con la tranquillità di giocare sereni. E' sempre difficile affrontarla".

Dybala fu letteralmente strepitoso contro la tua Inter sia all'andata che al ritorno. Quante insidie potrà presentare il suo ritorno?

"Non sono io a far scoprire le sue grandi qualità, sta dimostrando quanto è forte di anno in anno nonostante gli infortuni che un po' lo hanno bloccato. E' sicuramente un'arma importante per la Juve, ma anche l'Inter non è da meno. In ogni reparto ci saranno bellissimi scontri, penso che siano due delle squadre che più si assomigliano maggiormente. C'è qualità, fantasia, grinta e anche quella dose giusta di cattiveria".

Che cosa ne pensi dello scontro Szczesny-Handanovic? Entrambi sono stati ultimamente un po' bersagliati di troppe critiche.

"Sono un po' troppo eccessive, bisogna capire che il portiere è un ruolo a parte. E quando capita l'errore, a meno che non hai una botta di fortuna, è quasi sempre colpa tua. Szczesny è un campione e ha dimostrato negli anni di poter giocare ad alti livelli, Samir invece lo conosco decisamente di più ed è tra i migliori in Europa a livello tecnico. E per entrambi parlerei più di disattenzioni o sbavature che di errore vero e proprio. Tra i due, però, scelgo il portiere dell'Inter. Forse sono un po' di parte (sorride ndr)".

C'è un'attenzione particolare, a Milano, nel preparare la partita con la Juve?

"Fuordubbio è una partita sentitissima, basta soltanto vedere il dato dell'affluenza del pubblico. E' tranquillamente paragonabile ad un derby, c'è la giusta tensione e quella carica che può portarti ad avere un saltino in più per vincere la partita".

L'ho chiesto anche ad Aldo Serena, doppio ex del match: come si può scardinare una difesa bunker come quella bianconera?

"Questo bisognerebbe chiedere a mister Inzaghi (ride ndr). L'Inter possiede giocatori di qualità e fantasia, sarà una partita che si giocherà sia nel breve e anche a metà campo dove si farà a sportellate. Giustamente stiamo parlando della difesa della Juve, ma anche quella dell'Inter è veramente molto forte. Al di là del successo finale, hanno fatto davvero molto bene durante tutto l'anno. Sarà un grande scontro".

A centrocampo non può che spiccare il nome di Barella. Lo vedi tra i protagonisti del match?

"Barellino sta facendo davvero molto bene, si vedeva negli anni che aveva una grandissima voglia di emergere e di far bene. Cresce sempre di più, anche semplicemente nel controllo di un cartellino giallo che nel corso di una partita può essere determinante. Sicuramente, come ho sempre detto, con lui e Brozo andrei dappertutto. Vediamo se siamo fortunati anche in questa partita".

Come vedi il campionato? E' sempre l'Inter favorita o può venire fuori un'altra sorpresa?

"L'Inter è una delle squadre che lotterà fino all'ultimo, non credo avranno voglia di abdicare così facilmente. Io ne vedo quattro che se lo contenderanno, poi dipenderà dalle coppe e dal percorso in Europa che avranno. I nerazzurri li ho citati, ma la stessa Juve e il Milan di Pioli diranno sempre la loro, all'Atalanta bisogna sempre stare attenti perché basta vederla come è arrivata a pochi passi da un successo storico in quel di Manchester. Le romane, poi, hanno in panchina due allenatori molto forti".

In chiusura: Inter-Juve della nona giornata sarà già determinante ai fini dello scudetto?

"Assolutamente no, anche se in caso di vittoria l'Inter può fare un passettino in più avanti. Vincere aiuta a vincere, mi auguro che sarà una partita in favore dell'Inter".

Si ringrazia Tommaso Berni per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.