Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Il punto
Su Dybala era difficile fare peggio. All-in per Vlahovic? C'è un'incognitaTUTTO mercato WEB
martedì 18 gennaio 2022, 00:00Il punto
di Ivan Cardia
per Tuttojuve.com

Su Dybala era difficile fare peggio. All-in per Vlahovic? C'è un'incognita

Cercava un amico e non l’ha trovato. Paulo Dybala, potenziale campione di scacchi in gioventù, fa la sua mossa che è una frecciata. Nessuna esultanza e uno sguardo gelido: difficile certificare meglio di così a che livello siano scesi i rapporti fra l’argentino e la società. Se non è una rottura, ci assomiglia pericolosamente e tanto. Ma bisogna andare alle radici. Alla cessione al Tottenham, praticamente decisa e smontata dallo stesso giocatore. Alla centralità di Ronaldo, anche a costo di mettere in seconda o terza fila il numero dieci. L’epilogo che la Juventus sta scrivendo per la storia con Dybala è stato costruito nel corso degli anni. Certo, non è tutta colpa dei bianconeri. 

Al dualismo con Ronaldo, per esempio, Dybala non ha risposto bene, a conti fatti. Ci sono spiegazioni e responsabilità, ma se nella contesa non ti esalti e anzi ti eclissi qualche colpa ce l’hai pure tu. La fragilità fisica ha complicato il tutto. Ma guardiamo all’attualità: discontinuo e spesso assente, chi è il miglior marcatore stagionale di questa Juve? Indovinate un po’. Il punto è che fare di Dybala un problema è un esercizio di masochismo che si poteva evitare. La lunga gestazione di un rinnovo che a questo punto è quanto mai complicato ne è un piccolo capolavoro. Incertezze, rinvii, problemi burocratici a cui solo con una cieca professione di fede si può credere: trattare al ribasso, oggi come oggi, si può. Quello che è mancato sembra essere la chiarezza, forse perché la Juve non sa davvero che fare, cosa vuole essere. Ma questo è un problema. Grosso come l’idea di mettere in discussione un giocatore che ha l’unica colpa di non essere diventato un top 3 mondiale, pur avendone le qualità. Ma la Juve uno così lo aveva, e non ci ha vinto molto. Oggi rischia di perdere a zero uno dei due-tre giocatori “veri” che ha. Quale altro progetto si costruisce rinunciando al meglio?

La sensazione, anche in questo affaire Dybala, è che a Torino si stiano riprogettando tutto, risparmiando fino all’ultimo centesimo, per un grande assalto estivo. Dusan Vlahovic è il principale indiziato. Benissimo, parliamo di uno che probabilmente mette a posto un attacco per i prossimi dieci anni, nulla quaestio. Ma, se Dybala parte - come Morata, che è la miglior punta di scorta al mondo e non il fenomeno parastatale spesso dipinto - e arriva Vlahovic, restano i vari Ramsey, Rabiot e compagnia scalciante. Quanto si migliora? E poi, il rischio: oggi la Juve confida di poter chiudere per il serbo, e probabilmente è così. Ma cosa succederebbe se non centrasse il quarto posto? Vlahovic - che oggi si dice preferisca il bianconero a tutto - non potrebbe a quel punto preferire una qualsiasi delle big europee pronte a fargli ponti d’oro e garantire la Champions? È un’incognita che resta in piedi nonostante la rincorsa dei bianconeri nelle ultime giornate stia dando i suoi frutti quanto al recupero del terreno perso nella prima parte di stagione.