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L'IMBOSCATA - Doveri "sta bene al Napoli", non di certo alla Juve. Milik e Di Maria, attenti a quei due. "Buffetto" agli ultras, già tutti liberi (forse c'è un motivo). Il discorso di Churchill e la 5^ di Beethoven per la battaglia del Maradona
venerdì 13 gennaio 2023, 13:46Il punto
di Andrea Bosco
per Tuttojuve.com

L'IMBOSCATA - Doveri "sta bene al Napoli", non di certo alla Juve. Milik e Di Maria, attenti a quei due. "Buffetto" agli ultras, già tutti liberi (forse c'è un motivo). Il discorso di Churchill e la 5^ di Beethoven per la battaglia del Maradona

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.

Daniele Doveri (di Volterra, della Sezione di Roma, classe 1977, internazionale)  “sta bene al Napoli“. C'è da crederci dopo l'allucinazione che lo portò a sanzionare Chiellini con un rigore (inesistente)  e che consentì la vittoria del Napoli per 1-0.  Lo hanno “chiesto“ e lo hanno “ottenuto“ . Doveri “sta bene“ anche ad altre società. Non certamente alla Juve che, episodio al “Maradona“ a parte, mai credo potrà dimenticare il disastro perpetrato da Doveri  ad Udine dove peraltro la Juve (largamente)  si impose grazie ad uno strepitoso Khedira. Per ragguagli su Doveri, citofonare Mario Mandzukic.

Prima di continuare,  la cronaca: atto vandalico su un cartellone fuori dalla Chiesa dove si celebrava un messa di suffragio, presenti personalità del mondo del calcio, in memoria di Gianluca Vialli. Una sola parola: bestie schifose . 

Sostiene Spalletti che Allegri si nasconda. Che con i campioni che ha,  “non può farlo“. Che l'onere della partita spetta alla Juventus per la quale un eventuale quarto posto “non potrebbe che risultare un fallimento“. Aveva chiosato su Spalletti un criptico Allegri: “bravo e buffo“. Schermaglie pre-partita . Intanto il ministro Piantededosi ha imposto una serie di limitazioni per quanto riguarda il pubblico: visto che la gara del “Maradona“ viene valutata dal punto di vista dell'ordine pubblico come “delicata“. I tifosi stiano  tranquilli: dovessero sgarrare al massimo riceveranno un “buffetto“. Tutti già liberi gli ultras  implicati nella guerriglia in autostrada tra partenopei e romanisti. A pensar male si fa peccato, eccetera. Ma visto che è imminente  la votazione per il nuovo Csm, visto che l'annunciata riforma Nordio separerà finalmente le carriere dei giudici, visto che la discreditata magistratura verrà  riformata, visto che non si potrà più intercettare a discrezione dei pm, visto che i brogliacci delle intercettazioni e le deposizioni degli indagati non potranno essere più date impunemente in pasto ai media, la convinzione di molti  è che alcuni magistrati stiano agendo per “ripicca“: liberando cani e porci. Frase poco elegante, ma così si dice dai tempi nei quali Berta filava  e che soprattutto rende l'idea . Quindi “tutti fuori“:  ultras, ladri, rapinatori, stupratori, mafiosi, camorristi, truffatori, corrotti  ed evasori fiscali.

Le carceri del resto sono affollate. E di costruirne di moderne e nuove (eppure sarebbe edilizia popolare: o no?) neppure a parlarne . E quindi “tutti fuori“ : impunemente impuniti . Tranquilli ultras : spaccate, cose e teste, picchiatevi di santa ragione. Il governo pensa ai rave. Voi siete depositari di una sorta di immunità. Abbiamo saputo che 2700 agenti sono stabilmente impegnati a prevenire gli eccessi dei tifosi. Con questi risultati? Con questi. Mentre alla Stazione di Milano, a Quella Termini di Roma, a quella di Napoli (come in  quasi tutte quelle sparse sul territorio italiano), zone franche di borseggi, ruberie, violenze alle persone  e al pubblico decoro, vigliacca la miseria se vedi mai un agente che sorvegli  e che intervenga. Saremmo anche stanchi delle belle dichiarazioni di intenti. Il governo faccia il governo. E se serve, reprima: con ogni mezzo .  Indipendenza della magistratura  una fava, se la magistratura è imbelle. Dice: tocca al legislatore. Vero: per decenni la giustizia in Italia è stata un gruviera zeppo di vie di fuga. Ma il governo faccia il suo mestiere: legiferi. Lasciando a certi pagliacci la faccia tosta  di “predicare bene e razzolare male“. Di difendere (sulla carta) gli ultimi (per vantaggi elettorali) e poi di  andare a spendere 2500 euro a notte per una stanza  al sole di Cortina. Roba da gesuiti.  

L'onere della partita è del Napoli. Che ha sette punti di vantaggio in classifica. Che gioca meglio e che ha (anche se Spalletti sembra non pensarlo)  fior di campioni. Il Napoli è (non si nasconda, non metta il burka, Spalletti)  enormemente più forte della Juventus. Che i suoi campioni li ha ai box: Bonucci, Pogba, Vlahovic. Mentre Spalletti il suo Osimeh (senza maschera, finalmente) lo avrà in campo. Due sole cose appaiono dalla parte della Juve. Allegri quasi certamente giocherà per il pareggio. E questo potrebbe innervosire il pubblico partenopeo  e la squadra, visto che lo  "scalpo“ della Juventus è ogni anno sempre il più ambito. 

In secondo luogo la Juventus ha Milik, un ex dal dente avvelenato, per come con la sua ex società si è lasciato e per come abbia con lei (leggi De Laurentiis) ancora contenziosi aperti. Il gol dell'ex è un classico che Allegri si augura,  possa al  “Maradona“ ripetersi. Poi c'è Di Maria. Del quale non si conoscono le condizioni. Ma se sarà un di Maria al 70% potrebbe essere un Di Maria capace di far vedere il sorci verdi. I tifosi partenopei  lo sanno, rammentando quella gara con il Psg. Il tifosi bianconeri lo sperano, considerato che il “vero“ Di Maria nessuno ancora lo ha (a Torino, o in giro per l'Italia), mai visto. La Juventus da otto gare vince. E da otto gare non prende gol . Vorrà suonare la “nona. La sinfonia n.9 in re minore per coro e orchestra op.  125, nota come “sinfonia corale“, è  l'ultima  composta da Ludwig van Beethoven. Durante la seconda guerra mondiale da Radio Londra le trasmissioni che invitavano alla resistenza contro il fascismo e il nazismo iniziavano sulle note di un'altra sinfonia di Beethoven: la 5°. E non  a caso visto che quella percussione (le prime quattro note),  era assimilata nell'alfabeto Morse alla V di “Victory“: il mantra di Churchill .  

“Noi combatteremo sulle spiagge,  combatteremo sulle piste di atterraggio,  combatteremo sui mari e sugli oceani , combatteremo con crescente fiducia  e con crescente forza nell'aria, difenderemo la nostra isola  a qualunque costo . Combatteremo nei campi, nelle  strade , sulle colline. Noi non ci arrenderemo mai“ .

Non so se Allegri conosca Wiston Churchill, al quale le democrazie occidentali minacciate da Hitler e Mussolini debbono la loro esistenza. Wiston che  gli idioti della “cancel culture“ dopo averlo bollato come “razzista“, vorrebbero eliminare dalla storia britannica. Non so se Max Allegri conosca l'uomo che impugnava il sigaro come una spada e  la bombetta come un elmetto. Ma al suo posto, io alla mia ciurma,  un discorso del genere lo farei. Ogni giorno che passa, il timore della Juventus, aumenta. Ogni giorno non trascorre  senza  che i “razzisti“ della tastiera invochino per la Juventus patiboli giudiziari. Ogni giorno che passa il terrore serpeggia: la Strega è tornata. Sembra morta, poi ti fotte in zona Cesarini. Maglia numero 8, italo argentino, mezz'ala funambolica, ex uomo di circo, estroverso e generosissimo: Renato Cesarini, Juventus del Quinquennio.  Non avrebbe potuto che essere della Juventus un uomo così straordinario per il quale un giornalista un giorno (alla fine di una gara della Nazionale) inventò addirittura una “zona". la sua. Faccia ascoltare Allegri,  la 5° al Maradona, prima di mandarli in campo. E affigga nello spogliatoio le parole di Churchill. Loro (il neppure tanto recondito significato)  lo conoscono: “Fino  alla fine“.