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ESCLUSIVA TJ - Patteggiamento Juve, parla l'Avv. Spallone: "Di regola non vi sono vincitori, ma risultato importante. Vi spiego differenza tra art. 127 e 128 del C.G.S. E sulla giustizia sportiva..."TUTTO mercato WEB
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mercoledì 31 maggio 2023, 11:00Esclusive TJ
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Patteggiamento Juve, parla l'Avv. Spallone: "Di regola non vi sono vincitori, ma risultato importante. Vi spiego differenza tra art. 127 e 128 del C.G.S. E sulla giustizia sportiva..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato, in esclusiva, uno dei massimi esperti di diritto sportivo italiani, l'Avv. Giorgio Spallone, per parlare approfonditamente del verdetto emerso dall'ultimo processo sportivo e non solo:

Ieri è stata finalmente scritta la parola fine per quanto riguarda i processi sportivi in carico alla Juventus. Possiamo definire il patteggiamento e la conseguente ammenda da 718mila € come una grande vittoria della difesa bianconera? 

"Lungi da me esprimere valutazioni sull’operato di Colleghi. Di regola il patteggiamento presuppone che non vi sia alcun vincitore. Certo, l’aver contenuto la tipologia della sanzione in termini economici, evitando ulteriori punti di penalizzazione, è oggettivamente un risultato importante". 

Ci può spiegare se la Juve si è avvalsa dell'art. 127 del C.G.S. e quali sono le sostanziali differenze con l'art. 128?

"Che le Parti ed il Procuratore Federale abbiano scelto il rito alternativo di cui all’art. 127 C.G.S. è scritto nel dispositivo oggi pubblicato. La differenza è sostanziale: il procedimento in esame presuppone un accordo che il TFN - valutata la correttezza dell’inquadramento fattuale e la congruità della sanzione concordata - ratifica e fa oggetto della propria decisione. L’art. 128 C.G.S., invece, non costituisce patteggiamento, ma semplice riduzione o commutazione della sanzione ma, soprattutto, presuppone l’ammissione di responsabilità e la collaborazione da parte dei soggetti incolpati, che si traduce nel fornire nuovi elementi utili alla scoperta o l’accertamento di violazioni regolamentari".

Fa bene la Juve a rinunciare al Tar non perseguendo, dunque, la strada del risarcimento economico per gli ingenti danni che subirà? 

"Questo nel dispositivo non è scritto, quindi non posso rispondere". 

Perché, tornando per un attimo indietro, la Juventus è stata punita in classifica mentre per gli stessi reati altre società sono state sanzionate con una ammenda?

“E’ impossibile una risposta giuridicamente fondata senza conoscere ed esaminare i singoli procedimenti cui Lei fa riferimento. L’amministrazione della giustizia sportiva, come si è visto anche in questi mesi, è attività assai complessa e ogni procedimento fa storia a sé". 

A suo parere, come esce la giustizia sportiva da questo tour de force iniziato a gennaio e concluso qualche ora fa? 

"Come ho avuto modo di scrivere, la giustizia sportiva necessita di una profonda riforma dal profilo, sia sostanziale, che procedurale, per renderla realmente conforme ai principi generali del giusto processo costituzionalmente scolpiti. Principi che, pur se richiamati nelle carte federali, nell’attuale struttura del processo sportivo non trovano gli spazi necessari per un’effettiva e completa applicazione. Dalle vicende di questi mesi la giustizia sportiva lascia trasparire molteplici elementi di contraddittorietà, disarmonia e, soprattutto, incertezza, che, sicuramente, non giovano al sistema calcio nel suo insieme".

Si ringrazia l'Avv. Giorgio Spallone per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.