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Corso: "Eriksen, dopo 10 anni finalmente qualcuno che tira e sa far gol su punizione"
Contro il Ludogorets è stata soprattutto la partita di Eriksen, autore del primo gol dell'Inter e capace di accendere sempre il gioco dei nerazzurri. "Le sue qualità si conoscevano, doveva solo giocare per trovare la miglior condizione", dice a Tuttomercatoweb.com Mario Corso, bandiera dell'Inter, centrocampista raffinato e grande specialista delle punizioni. "Sono felicissimo che sia arrivato Eriksen perchè finalmente all'Inter dopo dieci anni ci sarà qualcuno che potrà far gol su punizione. E' incredibile come non ci sia stato più un gran tiratore. Lui è uno specialista delle punizioni".
Come lei?
"Lui tira di destro e di sinistro, ma non ha solo questa qualità. Ha anche una gran visione di gioco".
Col Ludogorets è stata la svolta per lui per conquistarsi il posto da titolare?
"Che si prendesse il posto era normale, è un titolare e servivano solo le condizioni ideali per diventarlo. Conte finora lo ha gestito ma credo che ora sia arrivato il momento in cui dagli undici di partenza non debba muoversi più".
Ieri si è avuta la conferma che Lukaku è fondamentale per la squadra?
"E' un punto di riferimento troppo importante. Magari a volte commette qualche errore tecnico, ma ha personalità, aiuta la squadra, lotta e segna. I giocatori con lui si sentono più tranquilli".
Sulla lotta scudetto che sensazioni ha?
"Buone. C'è stato il passo falso con la Lazio ma la squadra c'è. Dipende da noi... in attesa della sfida molto importante con la Juve".
Ma c'è una favorita?
"Credo che siano tutte sullo stesso piano, anche perchè il campionato è ancora lungo e si fa presto a recuperare uno-due punti. Certo, da parte dell'Inter occorrerà migliorare qualche aspetto"
Quale in particolare?
"Il carattere. Quel carattere che c'era all'inizio della stagione ora in alcune partite sta mancando. Se viene ritrovata in toto quella caratteristica... Anche perchè i giocatori ci sono".
Come lei?
"Lui tira di destro e di sinistro, ma non ha solo questa qualità. Ha anche una gran visione di gioco".
Col Ludogorets è stata la svolta per lui per conquistarsi il posto da titolare?
"Che si prendesse il posto era normale, è un titolare e servivano solo le condizioni ideali per diventarlo. Conte finora lo ha gestito ma credo che ora sia arrivato il momento in cui dagli undici di partenza non debba muoversi più".
Ieri si è avuta la conferma che Lukaku è fondamentale per la squadra?
"E' un punto di riferimento troppo importante. Magari a volte commette qualche errore tecnico, ma ha personalità, aiuta la squadra, lotta e segna. I giocatori con lui si sentono più tranquilli".
Sulla lotta scudetto che sensazioni ha?
"Buone. C'è stato il passo falso con la Lazio ma la squadra c'è. Dipende da noi... in attesa della sfida molto importante con la Juve".
Ma c'è una favorita?
"Credo che siano tutte sullo stesso piano, anche perchè il campionato è ancora lungo e si fa presto a recuperare uno-due punti. Certo, da parte dell'Inter occorrerà migliorare qualche aspetto"
Quale in particolare?
"Il carattere. Quel carattere che c'era all'inizio della stagione ora in alcune partite sta mancando. Se viene ritrovata in toto quella caratteristica... Anche perchè i giocatori ci sono".
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