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Le grandi trattative della Fiorentina - 2006, la rinascita di Mutu dopo Chelsea, cocaina e multeTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
sabato 28 marzo 2020, 15:10Serie A
di Dimitri Conti

Le grandi trattative della Fiorentina - 2006, la rinascita di Mutu dopo Chelsea, cocaina e multe

La Romania spesso e volentieri è legata a giocatori di grandissimo estro, di talento, ma anche dotati di un carattere spigoloso, di difficile lettura, tipico di chi viene da quel grande paese dell'Est Europa. In Italia abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare, per pochissimo a dire il vero e nemmeno nelle migliori condizioni, le giocate di Gheorghe Hagi, il "fotbalistul de rasa", ma anche di quello che nel pantheon del nostro calcio potrebbe essere considerato il suo erede, per capacità balistiche, intuizioni geniali, e anche qualche intemperanza di troppo: Adrian Mutu. Per lui, i tifosi della Fiorentina proveranno in tempi rapidi un amore calcistico potentissimo, affibbiandogli il soprannome Fenomeno.

Il Mutu che nel 2006 si apprestava a trasferirsi in quel di Firenze era un giocatore tutt'altro che sulla cresta dell'onda, anzi. Da ormai qualche anno, nonostante non fosse neanche così vicino alla canonica soglia dei trent'anni, sembrava aver intrapreso una brutta parabola discendente, amplificata dalle numerose vicende extra-calcistiche che l'avevano visto al centro della scena. Un palcoscenico tutt'altro che piacevole. E dopo aver già incantato la Serie A in quel di Parma, vide interrompersi bruscamente l'avventura da sogno al Chelsea. Il 29 ottobre 2004 una nota dei Blues ne annuncia il licenziamento immediato, a causa di un test alla cocaina risultato positivo: 7 mesi di squalifica e oltre 20.000 sterline di multa il carico aggiunto dalla federcalcio inglese. Meglio cambiare aria.


Ecco che allora il fantasista rumeno passa alla Juventus - mediante un passaggio che quasi nessuno ricorda al Livorno - dove però deve di fatto aspettare la seconda stagione, a causa della lunga squalifica, per poter scendere in campo. Quindi, tempo pochi mesi, e cambierà nuovamente sponda: il ds viola Pantaleo Corvino, imbeccato da Cesare Prandelli - per lui come per Frey una sorta di padre calcistico visto che li ha avuti entrambi più volte tra Parma, Verona e Firenze - lo sceglie come nuovo fantasista offensivo della Fiorentina, e versa senza troppi indugi una cifra di circa 8 milioni di euro nelle casse dei bianconeri. L'intuizione paga, e sotto la cupola del Duomo il rumeno ritroverà una brillantezza e un'inventiva che sembravano ormai perdute da anni. Il passato tornerà anche a bussare per chiedere gli interessi (nel 2008 la FIFA gli presentò un conto salatissimo da 17 milioni di euro per inadempienze contrattuali col Chelsea) ma ormai, il Fenomeno, aveva trovato la sua strada, e stava davvero completando la sua rinascita, fatta di gol, assist geniali, e giocate che lo riveleranno spesso e volentieri tra i migliori giocatori dell'intera Serie A.