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Pres. AlbinoLeffe: "A lavoro con autorità locali per capire se potremmo fare i playoff"
Il Consiglio Federale di lunedì dovrebbe chiarire quello che sarà il futuro della Serie C, ma durante questa lunga attesa, ci sono club che si sono mossi in base agli scenari che sembrano prospettarsi. Tra questi, l'AlbinoLeffe.
Proprio attraverso i canali ufficiali del club, il presidente Gianfranco Andreoletti ha fatto il punto della situazione: "Lunedì mi aspetto venga definita la situazione del nostro campionato per sapere se sia da considerarsi ahimé concluso o se, invece, si potrà/dovrà concludere. E in questo secondo caso, come si intenda chiuderlo. La Lega Pro aveva proposto al Consiglio Federale - con 53 voti a favore - di considerare chiuso il campionato regolando le promozioni e le retrocessioni in una maniera che mi sembrava equilibrata e soprattutto rispettosa di quelle società che, essendo in zona play-out, si trovavano nell'impossibilità di giocarsi sul ampo la salvezza. Il Consiglio Federale, in totale legittimità, ha dato indicazioni diverse e vedremo ora se quanto trapela circa la possibile ripresa solo per play-out e playoff troverà conferma".
Il presidente prosegue poi: "La nostra posizione è molto chiara e coerente con la posizione presa sia in Direttivo sia in Assemblea, ed è conseguente al fatto che le società di Lega Pro non sono nelle condizioni di poter affrontare in autonomia una ripresa delle attività sportive nel rispetto dei protocolli elaborati dalla Federazione per garantire la sicurezza delle persone coinvolte e di quanti entreranno in contatto con queste. A tal motivo, considerando che questa nostra posizione inevitabilmente potrebbe riflettere un'immagine sulla capacità del territorio bergamasco ad affrontare situazioni emergenziali, ci siamo rivolti alle autorità locali per capire se insieme, in collaborazione e nel rispetto dei singoli ruoli, si possa affrontare questa sfida, sia sportiva sia - ben più grave legata al virus. Le autorità locali hanno espresso disponibilità e stiamo lavorando seriamente per vedere se sia possibile organizzarsi nel rispetto di tutti i protocolli, avendo ben chiaro che al primo posto vengono la sicurezza e la salute di tutti quanti saranno partecipi a questa fase".
In merito a ciò, concludendo il suo pensiero, il numero uno dei seriani ha parlato delle principali criticità in vista di un'eventuale ripresa: "Anzitutto considerando che per "definizione" in una partita di calcio e negli allenamenti in preparazione delle stesse gli interpreti non potranno, in fase di gioco, rispettare il distanziamento sociale che è una delle regole base della lotta al virus, per cui il rischio di un'eventuale diffusione del contagio sarebbe elevatissimo.
Per prevenire questo rischio il presidio medico, l'igienizzazione dei locali e la frequenza dei test in termini di sieri e tamponi, sono gli aspetti critici da organizzare. Ed è su questi temi che stiamo lavorando con le autorità locali, per cui colgo l'occasione per ringraziarli per il supporto che ci stanno dando.
In caso le indiscrezioni sulle modalità di conclusione del campionato fossero confermate, se riusciremo a organizzarci nel rispetto dei protocolli di sicurezza, parteciperemo ai playoff, in caso contrario, giocoforza, vi rinunceremo".
Proprio attraverso i canali ufficiali del club, il presidente Gianfranco Andreoletti ha fatto il punto della situazione: "Lunedì mi aspetto venga definita la situazione del nostro campionato per sapere se sia da considerarsi ahimé concluso o se, invece, si potrà/dovrà concludere. E in questo secondo caso, come si intenda chiuderlo. La Lega Pro aveva proposto al Consiglio Federale - con 53 voti a favore - di considerare chiuso il campionato regolando le promozioni e le retrocessioni in una maniera che mi sembrava equilibrata e soprattutto rispettosa di quelle società che, essendo in zona play-out, si trovavano nell'impossibilità di giocarsi sul ampo la salvezza. Il Consiglio Federale, in totale legittimità, ha dato indicazioni diverse e vedremo ora se quanto trapela circa la possibile ripresa solo per play-out e playoff troverà conferma".
Il presidente prosegue poi: "La nostra posizione è molto chiara e coerente con la posizione presa sia in Direttivo sia in Assemblea, ed è conseguente al fatto che le società di Lega Pro non sono nelle condizioni di poter affrontare in autonomia una ripresa delle attività sportive nel rispetto dei protocolli elaborati dalla Federazione per garantire la sicurezza delle persone coinvolte e di quanti entreranno in contatto con queste. A tal motivo, considerando che questa nostra posizione inevitabilmente potrebbe riflettere un'immagine sulla capacità del territorio bergamasco ad affrontare situazioni emergenziali, ci siamo rivolti alle autorità locali per capire se insieme, in collaborazione e nel rispetto dei singoli ruoli, si possa affrontare questa sfida, sia sportiva sia - ben più grave legata al virus. Le autorità locali hanno espresso disponibilità e stiamo lavorando seriamente per vedere se sia possibile organizzarsi nel rispetto di tutti i protocolli, avendo ben chiaro che al primo posto vengono la sicurezza e la salute di tutti quanti saranno partecipi a questa fase".
In merito a ciò, concludendo il suo pensiero, il numero uno dei seriani ha parlato delle principali criticità in vista di un'eventuale ripresa: "Anzitutto considerando che per "definizione" in una partita di calcio e negli allenamenti in preparazione delle stesse gli interpreti non potranno, in fase di gioco, rispettare il distanziamento sociale che è una delle regole base della lotta al virus, per cui il rischio di un'eventuale diffusione del contagio sarebbe elevatissimo.
Per prevenire questo rischio il presidio medico, l'igienizzazione dei locali e la frequenza dei test in termini di sieri e tamponi, sono gli aspetti critici da organizzare. Ed è su questi temi che stiamo lavorando con le autorità locali, per cui colgo l'occasione per ringraziarli per il supporto che ci stanno dando.
In caso le indiscrezioni sulle modalità di conclusione del campionato fossero confermate, se riusciremo a organizzarci nel rispetto dei protocolli di sicurezza, parteciperemo ai playoff, in caso contrario, giocoforza, vi rinunceremo".
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