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La prima Juve senza Dybala, al primo vero scoglio: Sarri tra match point e prova del noveTUTTO mercato WEB
martedì 7 luglio 2020, 09:30Serie A
di Ivan Cardia

La prima Juve senza Dybala, al primo vero scoglio: Sarri tra match point e prova del nove

Il Torino aveva il fascino del derby, ma anche la morbida scioglievolezza di una squadra reduce da due sconfitte. E poi c'era Paulo Dybala, il trascinatore di questo (ri)avvio di campionato, l'uomo dei gol decisivi da quando il pallone è tornato a rotolare. La Juventus che sfida questa sera il Milan trova nei rossoneri il primo vero monte da scalare nella ripresa, senza nulla togliere a Bologna, Lecce e Genoa, come pure ai granata. E lo fa senza il suo numero 10.

Milan in buona condizione. I rossoneri sembrano trasformati: tre vittorie e un pareggio da quando è tornato il calcio. L'ultimo successo, in casa di una Lazio in difficoltà ma pur sempre seconda in classifica. La squadra di Pioli ha il carisma di Ibrahimovic, ma anche la freschezza di Bennacer, Rebic e Saelemaekers. Forse non avrà la classe di Calhanoglu, ma il Diavolo di questa ripresa correre eccome, anche senza i colpi del turco-tedesco. Per di più, il Milan crea grattacapi alla Juve di Sarri: lo ha fatto, perdendo, in campionato. Ma soprattutto nel doppio pareggio di Coppa Italia, specie a Torino al ritorno.


Quanto peserà l'assenza della Joya? È una grossa incognita. Perché fin qui Dybala è stato un vero e proprio fattore: sempre in gol, quasi sempre il migliore in campo. Reti e gioco: rimesso al centro del progetto da Sarri, l'argentino ha risposto da protagonista. Quasi una reazione, positiva, alla tanta negatività accumulata nei mesi di lockdown. Al suo posto, un Higuain ancora ben lontano dalla miglior condizione possibile: il Pipita è pur sempre il Pipita. Ma sarà il campo a dire quanto possa perdere la Vecchia Signora a livello di manovra senza il suo numero 10. Per di più, mancherà anche De Ligt, cresciuto a vista d'occhio.

Pressione match point. E poi c'è l'obbligo di lanciare la volata. Dopo la brusca frenata dei biancocelesti di Inzaghi, tutti immaginiamo uno scudetto già cucito sul petto della Juventus. Di mezzo c'è il Milan, poi ci sarà l'Atalanta, fino al 20 luglio che si scrive lunedì e si legge scontro diretto. Al cospetto di Pioli, Maurizio Sarri ha la prima vera occasione di mettere a segno un colpo chiave in ottica tricolore. Più offrire la prova del nove circa le buone partite sin qui giocate. Il tecnico di Figline non può permettersi il braccino del tennista e questa pressione è un'ulteriore incognita che finora la Juve, squadra più abituata del suo tecnico a questo tipo di situazioni, non ha ancora mai dovuto affrontare.