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TMW RADIO - Sconcerti: "Juve, dubbi su Pirlo. Roma piazza ideale per Sarri"
Maracanà con Marco Piccari e Iacopo Erba
Ospiti: Mario Sconcerti, Antonio Di Gennaro
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A TMW Radio, durante Maracanà, per commentare le notizie del giorno è intervenuto il direttore Mario Sconcerti.
Che ne pensa dell'arrivo di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus?
"Conosco poco l'uomo Pirlo, ma non credo ci sia molta relazione tra il fatto di essere stati grandi giocatori e diventare anche grandi allenatori. Vedi Platini, Maradona. L'impressione di Pirlo è quella di una persona a cui non interessavano gli altri, molto preso da se stesso. Ma la Juve credo conosca molto meglio Pirlo e avrà capito le sue potenzialità. Gli faccio gli auguri ma mi tengo dei dubbi. Si è voluta chiudere in fretta la questione Champions e si è spostata l'attenzione su Pirlo".
Dubbi ce n'erano su Sarri, perché non dovrebbero esserci anche con Pirlo?
"Su Sarri c'erano dei dubbi culturali, su quanto si potesse adattare alla Juve. Su Pirlo ci sono dubbi di fondo, su quanto possa gestire gli uomini e non su quanto ne sappia di calcio. La squadra ora va ringiovanita, se ne sta rendendo conto la società, poi la questione economica ha anche inciso sulla scelta di Pirlo. Non lo vedo carismatico però, non al livello di Allegri, Zidane o Conte. Ora sarà una gestione più collettiva, di cui Pirlo sarà il portatore in campo. In società sanno che hanno sbagliato tutti, per questo hanno fatto in fretta a mandare via subito Sarri, affinchè non si prendesse di mira la società".
Manca la gavetta però a Pirlo:
"L'allenatore lo decide chi paga. Non può bastare un piccolo corso a Coverciano. Si facciano esami e corsi normali, così che passi anche la gente normale. Ci manca solo che decida chi va su una panchina un sindacato".
Gattuso, vicino il rinnovo con il Napoli:
"E' un buon allenatore, si merita la conferma e il viaggio lungo, senza essere eccezionale. Ha vinto la Coppa Italia ed è un allenatore in crescita".
Mentre è addio con Callejon:
"E' stato il giocatore più importante del Napoli degli ultimi anni, ha saltato poche partite e ha giocato con tanti allenatori, segno della sua importanza. E' stato il vero uomo in più del Napoli, ha fatto anche il terzino".
La Roma potrebbe seguire l'esempio della Juve e puntare su De Rossi?
"Penso di no. Forse la Roma deve cercare Sarri ma non sono assolutamente per gli esperimenti improvvisi. Ma credo che De Rossi possa diventare un grande allenatore. Su Pirlo ho dei dubbi, su De Rossi ho delle certezze. Per Sarri Roma è una piazza più simile a lui, sanguigna, arriverebbe in un ambiente molto simile a quello di Napoli e potrebbe dare di nuovo il meglio di sè".
Che ne pensa dell'arrivo di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus?
"Conosco poco l'uomo Pirlo, ma non credo ci sia molta relazione tra il fatto di essere stati grandi giocatori e diventare anche grandi allenatori. Vedi Platini, Maradona. L'impressione di Pirlo è quella di una persona a cui non interessavano gli altri, molto preso da se stesso. Ma la Juve credo conosca molto meglio Pirlo e avrà capito le sue potenzialità. Gli faccio gli auguri ma mi tengo dei dubbi. Si è voluta chiudere in fretta la questione Champions e si è spostata l'attenzione su Pirlo".
Dubbi ce n'erano su Sarri, perché non dovrebbero esserci anche con Pirlo?
"Su Sarri c'erano dei dubbi culturali, su quanto si potesse adattare alla Juve. Su Pirlo ci sono dubbi di fondo, su quanto possa gestire gli uomini e non su quanto ne sappia di calcio. La squadra ora va ringiovanita, se ne sta rendendo conto la società, poi la questione economica ha anche inciso sulla scelta di Pirlo. Non lo vedo carismatico però, non al livello di Allegri, Zidane o Conte. Ora sarà una gestione più collettiva, di cui Pirlo sarà il portatore in campo. In società sanno che hanno sbagliato tutti, per questo hanno fatto in fretta a mandare via subito Sarri, affinchè non si prendesse di mira la società".
Manca la gavetta però a Pirlo:
"L'allenatore lo decide chi paga. Non può bastare un piccolo corso a Coverciano. Si facciano esami e corsi normali, così che passi anche la gente normale. Ci manca solo che decida chi va su una panchina un sindacato".
Gattuso, vicino il rinnovo con il Napoli:
"E' un buon allenatore, si merita la conferma e il viaggio lungo, senza essere eccezionale. Ha vinto la Coppa Italia ed è un allenatore in crescita".
Mentre è addio con Callejon:
"E' stato il giocatore più importante del Napoli degli ultimi anni, ha saltato poche partite e ha giocato con tanti allenatori, segno della sua importanza. E' stato il vero uomo in più del Napoli, ha fatto anche il terzino".
La Roma potrebbe seguire l'esempio della Juve e puntare su De Rossi?
"Penso di no. Forse la Roma deve cercare Sarri ma non sono assolutamente per gli esperimenti improvvisi. Ma credo che De Rossi possa diventare un grande allenatore. Su Pirlo ho dei dubbi, su De Rossi ho delle certezze. Per Sarri Roma è una piazza più simile a lui, sanguigna, arriverebbe in un ambiente molto simile a quello di Napoli e potrebbe dare di nuovo il meglio di sè".
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