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Guarino e la nascita della Juve Women: "Io, Braghin e la squadra scritta su un foglietto"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 13 aprile 2021, 21:04Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Guarino e la nascita della Juve Women: "Io, Braghin e la squadra scritta su un foglietto"

In una lunghissima intervista sul canale Twich della Juventus l’allenatrice Rita Guarino ha parlato di come è nata la squadra femminile e di quanto ancora possa crescere la sua squadra: “Costruire una squadra da zero non è semplice. Braghin è un punto di riferimento molto importante per noi e con lui siamo partiti dal nulla, non esisteva niente. Mi chiese il modulo con cui volessi giocare e io gli risposi subito con il 4-3-3. Abbiamo scritto su questo foglio bianco i nomi, mancavano le straniere, in pochissimo tempo abbiamo convinto le giocatrici della bontà del progetto perché c’era la volontà di programmare un futuro votato alle donne. Qualcuna ci ha detto no, è chiaro che vanno rispettati i tempi, a volte qualche giovane rinuncia perché non si sente all’altezza. Talvolta non si è pronti per fare questo e magari oggi alcune farebbero un’altra scelta. Gama? Sara è il nostro capitano, la chiamai personalmente per chiederle di venire alla Juve ed essere capitano. Lei arrivava dall’estero ed era un buon punto di riferimento da cui partire. Devo dire che ci abbiamo visto bene perché è un punto di riferimento in campo e fuori. L’Allianz rimarrà una delle pagine più belle in assoluto per il calcio femminile: riuscire a portare 40mila persone che forse non erano state nemmeno allo stadio, gente che aveva voglia di assistere una festa. Per noi poi è stata doppia ma si festeggiava il calcio femminile. Io ero sicura di riempire solo il primo anello, ma il presidente Agnelli era certo di riempire tutto lo stadio e per quello decise di aprire ogni settore. - continua Guarino affrontando il tema Champions come riporta L Football - In Champions io penso manchino un po’ di anni, non nascondiamoci dietro ad un dito. Il livello delle prime otto in Europa è altissimo, noi ci stiamo arrivando a piccoli passi ma il divario è molto ampio, ci manca qualcosa a livello tecnico e poi anche qualcosa a livello fisico, si assiste ad una velocità diversa in Europa. Se penso agli anni passati il gap si è ridotto, ci sono meno differenze. La formula della Champions così com’è porta solo degli svantaggi a chi accede con un ranking più basso perché affronti squadre nelle prime posizioni. Anche la nuova formula non consentirà di giocare una qualificazione ai gironi, quindi arrivare primi in campionato sarà fondamentale per non affrontare le prime nel ranking.”