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ESCLUSIVA TMW - Empoli, il 1° Ds di Dionisi: "Certo che sarebbe arrivato in A. Pronto anche per la Juve"TUTTO mercato WEB
venerdì 7 maggio 2021, 21:04Serie B
di Claudia Marrone
esclusiva

Empoli, il 1° Ds di Dionisi: "Certo che sarebbe arrivato in A. Pronto anche per la Juve"

Per Alessio Dionisi è arrivata la Serie A: con l'Empoli intanto, poi il futuro dirà se il club riuscirà effettivamente a blindarlo o se ci saranno esperienze diverse per il tecnico, che solo sei anni fa ha iniziato ad allenare.
In Serie D, all'Olginatese, dove fu esonerato prima di incrociare nel suo cammino il Ds Simone Di Battista, che lo volle prima al Borgosesia, poi al Fiorenzuola; direttore ringraziato nell'ultima conferenza stampa.
E i microfoni di TuttoMercatoWeb.com hanno contattato proprio Di Battista per parlare con lui del tecnico del momento.

In sei anni, Dionisi ha toccato la A: si aspettava di vederlo ai vertici così presto?
"Assolutamente si. Quando lo portai al Borgosesia dissi alla dirigenza che in 4-5 anni sarebbe andato in Serie A, e quando passai al Fiorenzuola precisai subito che, più dei giocatori che sarebbero poi venuti un secondo momento, mi interessava avere Dionisi in panchina: anche in quel caso dissi che il club sarebbe poi stato orgoglioso di aver avuto un allenatore che in pochi anni avrebbe toccato la A. Così è stato".

Il grande merito che tutti gli hanno riconosciuto è quello di aver rivitalizzato un Empoli spento dalla passata stagione.
"Una premessa occorre farla: l'Empoli era già molto competitivo anche nella passata stagione, con qualche innesto lo è diventato di più, anche se forse alla vigilia nessuno si sarebbe aspettato i numeri che hanno poi fatto gli azzurri. Io invece ero certo che sarebbe andata così, non solo perché il mister è top a livello tecnico e tattico, è uno che da qualità a tutto l'ambiente: e quando tutti si rema dalla stessa parte, anche il magazziniere e il giardiniere ti permettono di conquistare quel punto in più che fa la differenza. Poi Alessio è un meritocratico, e con questa parola intendo che sa rendere valore a tutta la squadra: se ti alleni bene e ti impegni, lui ti vede, anche se magari giochi meno, nessuno con lui si sente escluso".


Le voci di mercato si rincorrono, Napoli su tutti: è pronto per i top club o è meglio acquisire maggiore esperienza a Empoli?
"E' pronto, lo sarebbe anche se lo chiamasse la Juventus. Quando uno è bravo, il campo parla, e lui è riuscito a incidere in tutte le categorie: ha portato, ovunque sia andato, la sua mentalità e le sue idee nelle teste dei giocatori, non si è mai snaturato, e anche per questo è diventato sempre più credibile. Oggi Alessio è lo stesso che era in Serie D".

Che effetto le ha fatto sentire il ringraziamento che il mister gli ha rivolto dopo la promozione?
"Con Alessio ci siamo conosciuti al Borgosesia, in una stagione complicatissima, che ha consolidato il nostro rapporto. E le sue parole mi hanno fatto piacere, soprattutto quando ha parlato della nostra amicizia, che per me vale più del semplice dato tecnico".

Nota extra. Viene da un'esperienza al Piacenza, terminata però con l'esonero: che primo anno tra i pro è stato per Lei?
"Sono molto contento per il Piacenza, faccio i miei complimenti alla squadra e alla società. In parte, mi sento partecipe della stagione e sono molto orgoglioso della possibilità che è stata data: non è andata come speravo, ma è stato giusto provarci. E' stato un anno molto costruttivo".