Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Rassegna stampa
La solitudine di CR7. Gazzetta dello Sport: "Troppe libertà, lo spogliatoio non gradisce"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 12 maggio 2021, 08:33Rassegna stampa
di Alessandro Tedeschi

La solitudine di CR7. Gazzetta dello Sport: "Troppe libertà, lo spogliatoio non gradisce"

"Troppe libertà, lo spogliatoio non gradisce", scrive oggi La Gazzetta dello Sport a proposito di Cristiano Ronaldo. CR7 è partito per Sassuolo con la squadra e salvo sorprese sarà accanto a Dybala dall'inizio, con l'argentino favorito su Morata. Difficile che Pirlo porti il portoghese per farlo accomodare in panchina: non è mai successo in stagione. La foto postata prima della partenza riassume bene la sua posizione: senza nessun compagno intorno. CR7 è sempre stato un solitario, ma ora anche le scarne chiacchiere pre e post allenamento si sono ridotte al minimo sindacale. Ciò che è successo il giorno dopo la sconfitta con il Milan non ha fatto altro che aumentare le distanze con lo spogliatoio: la gita a Maranello con Agnelli ed Elkann ha sorpreso tutti, soprattutto perché in un giorno di riposo straordinario.



Nulla di strano se non fosse avvenuto dopo la sconfitta più dolorosa della stagione, quella che potrebbe costare la qualificazione alla Champions. E ai compagni hanno iniziato a digerire sempre più a fatica le libertà concessegli. Con Sarri aveva smesso di fare la parte tattica, con Pirlo non è la prima volta che salta gli allenamenti. I gol aiutano, ma non bastano ad essere un leader. La squadra fatica a riconoscerlo come tale, tra continui rimbrotti in campo e sbuffi quando non gli arriva il pallone.