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TMW RADIO - Cavasin: "Per me il Torino sarà la vera sorpresa. Allegri? L'allenatore giusto"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 27 luglio 2021, 19:02Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Cavasin: "Per me il Torino sarà la vera sorpresa. Allegri? L'allenatore giusto"

Alberto Cavasin intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'allenatore Alberto Cavasin è intervenuto in diretta sulle frequenze web di TMW Radio, durante la trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. L'intervista comincia dal ritorno di Allegri alla Juventus: "Chiunque oggi prenda Allegri, va su un allenatore che ha esperienza e capacità dimostrate in lungo e in largo. Propone un gioco di alto livello, non sarà un problema il suo ritorno: se fa i punti i tifosi gli vorranno bene, altrimenti verrà fuori che era meglio non prenderlo. Per me era l'allenatore più giusto per sbrogliare tante situazioni".

Milan e Atalanta partono avvantaggiate dalle conferme di Pioli e Gasperini?
"Sì, a meno che chi non ha cambiato riesca subito a trovare la marcia giusta e sfrutti il vantaggio di un allenatore nuovo. A livello di rose ancora non vedo grandi cambiamenti, nemmeno dei sistemi di gioco. Tranne forse la Lazio, non vedo grandi rischi. Credo che la mano di Sarri, però, si veda già molto bene. Per le altre non vedo problematiche".

Juric può impattare a Torino?
"Lui è l'allenatore che fa sentire in maniera incredibile la propria mano sulla squadra, non gestisce nulla: rivoluziona. Propone cose che non sono abituali per le altre, quindi deve avere un gruppo che lo segua. Quando riesce a trovare una certa comunione coi giocatori riesce a portare molti in più rispetto al reale valore. Dopo quanto fatto a Verona, mi aspetto si ripeta a Torino. Penso saranno loro la sorpresa, possono arrivare subito dietro le più forti".

Che sarà per Belotti?
"Pur essendo stato in Nazionale, quindi è un campione d'Europa, negli ultimi due campionati secondo me non ha reso. Tre anni fa lo voleva mezza Europa e tutta l'Italia. Il gioco di Juric può solo esaltarlo: se rimane è un grande punto a favore, di punte del genere ne ha avute poche. Fossi in lui rimarrei".

Vlahovic dovrà confermarsi.
"Sì, ma penso che sia già andato oltre. Lo scorso anno ha dimostrato le sue capacità: anche se è giovane e ha fatto quei 6 mesi di valore, penso che possa continuare tranquillamente così, è ancora in ascesa. Non mi sembra quello che fa una decina di gol per tre-quattro mesi e poi lo perdi: sta cominciando ora a raccogliere davvero le sue potenzialità".


Italiano la miglior scelta possibile?
"Deve portare quanto ha fatto vedere negli ultimi anni, soprattutto nell'ultimo, che è al livello più alto. Firenze è una piazza importante, vuole il bel gioco e i punti: se perdi malamente una partita, non è come La Spezia. Queste situazioni non le ha mai vissute, ma ha le capacità per superare eventuali problemi".

Dietro le prime sette chi si aspetta?
"Non vedo segnali particolari, oltre a Torino e Fiorentina potrei mettere l'Udinese che ha le armi per fare bene, ma per il resto non vedo risaie. Lo scorso anno per esempio non pensavo a un Cagliari a rischio retrocessione e una Sampdoria che ha fatto molto bene, grazie ad un grande allenatore capace di tirare fuori il meglio. Uno come Ranieri non può stare fuori dal campionato italiano... Avesse allenato una di queste squadre, l'avrei indicata come sorpresa. Di partenza però sarà dura superare le prime sette dell'anno scorso".

Il Lecce ripartirà dalla Serie B.
"Sì, a un mese dalla fine del campionato sembravano già saliti, poi non fai più punti e nei playoff esci per un rigore sbagliato... Con quel cerino che è rimasto ti bruci tutto, non solo la mano. Una delusione grande, per com'è maturata. Ora ci sarà bisogno di mettersi a fare i punti, lo scorso campionato comunque non meritavano di perderlo".

Storia simile, ma in C, quella del Bari.
"Con Catania, Palermo e Avellino sembra quasi più una Serie B e in più metteteci tutti i derby che dovranno fare. Io col Bari sono arrivato in Serie A dalla C: ricordo che facemmo molta più fatica dalla C alla B che nel passo dopo. Una sofferenza immensa. Vincere il campionato di Serie B è davvero tosta, hanno una proprietà importante e devono farcela attraverso un campionato molto difficile".