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Fabian Ruiz, il PSG per evitare di finire come Milik. Per il Napoli sarà la cessione più pesante e nell'estate della rivoluzione non basterà Raspadori (e il cambio modulo) per sostituirlo: ora 4/5 acquisti, dipende da PetagnaTUTTO mercato WEB
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martedì 9 agosto 2022, 06:51Editoriale
di Raimondo De Magistris

Fabian Ruiz, il PSG per evitare di finire come Milik. Per il Napoli sarà la cessione più pesante e nell'estate della rivoluzione non basterà Raspadori (e il cambio modulo) per sostituirlo: ora 4/5 acquisti, dipende da Petagna

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per Tuttomercatoweb.com dal 2008, è il vice direttore dal 2012
Insigne, Mertens, Ospina, e Koulibaly già andati via. Kim Min-jae, Kvaratskhelia e Mathias Olivera già arrivati. Soprattutto, la sensazione che solo le prossime tre settimane ci diranno davvero il livello di un Napoli che ha deciso di chiudere i conti col recente passato nell'anno del ritorno in Champions League. Non si può ancora dare un giudizio perché, probabilmente, non s'è ancora concretizzata la cessione più dolorosa e perché mancano all'appello almeno altri quattro acquisti. Una scelta rischiosa ma necessaria, che era da operare un anno fa e per questo oggi inevitabile. Ma andiamo con ordine.

Fabian Ruiz che può lasciare Napoli destinazione Parigi rischia di diventare per Luciano Spalletti la cessione più difficile da digerire. Non perché gli altri addii non siano stati importanti, anzi. Sono giocatori che alle pendici del Vesuvio, in quasi tutti i casi, hanno fatto la storia più dello spagnolo. Però Fabian, tra i migliori centrocampisti della scorsa Serie A, non va via perché il suo ciclo azzurro s'è ormai esaurito. Lo fa perché ha ambizioni più importanti, lo fa da potenziale top player e togliendo a Spalletti una testa pensante che in mezzo al campo avrebbe ancora tanto da dare.


Fosse dipeso dal Napoli, Fabian Ruiz avrebbe rinnovato il contratto e più volentieri sarebbe stato ceduto Zielinski. Fosse dipeso da Fabian, più volentieri sarebbe rimasto un altro anno a Napoli per poi tornare in Spagna a scadenza di contratto. Due posizioni inconciliabili che hanno spinto le parti a trovare una soluzione adesso. Perché per il rinnovo, tra richieste superiori ai 4 milioni a stagione e clausola risolutoria, non sembra essersi mai aperto un vero spiraglio. Perché il Napoli, senza il rinnovo e senza cessione, è pronto a mettere lo spagnolo ai margini del progetto come fece con Milik: una situazione da evitare soprattutto nell'anno del Mondiale.
E allora ecco il PSG, club che coi suoi 25 milioni di euro si avvicina alla richiesta di Aurelio De Laurentiis da 30 milioni. Fabian varrebbe di più ma oggi, in questa circostanza, il massimo che si può tentare è strappare a condizioni vantaggiose il prestito Keylor Navas, portiere a cui Galtier nel giorno del suo insediamento ha subito dato il ruolo di vice Donnarumma. Il costaricense arriverebbe per ricoprire il ruolo di primo portiere, con Salvatore Sirigu come vice di sicuro affidamento.
E Meret? Destinato a uscire nonostante tutto. Chiamato ad andar via dopo che, in tutte le salse, Luciano Spalletti ha fatto capire cosa pensa di lui: lo Spezia è saltato soprattutto perché Provedel ha preferito la Lazio al Napoli, il Torino può essere una opzione degli ultimi giorni. Altrimenti l'estero. Gestione rivedibile quella del vice Donnarumma in quel di Coverciano, svalutato sull'altare di considerazioni contrastanti anche all'interno dello stesso Napoli. Un investimento da 25 milioni di euro che oggi può essere rivalutato solo con un rinnovo e un successivo prestito perché è difficile, a meno di dieci mesi dalla scadenza di contratto, assegnargli un reale valore di mercato.

Gli acquisti
Dato per assodato Salvatore Sirigu, che oggi svolgerà le visite mediche, ci sarà da sciogliere in fretta il nodo portiere titolare. Keylor Navas è la prima scelta, Kepa l'alternativa bloccata da tempo e poi messa in stand-by dopo che per il costaricense s'è aperto uno spiraglio reale.
C'è poi Giacomo Raspadori, il vero ago della bilancia perché sarebbe il vero grande colpo dell'estate partenopea. Il simbolo della nuova linea del club, colui che cambierebbe le prospettive tattiche e forse anche i giudizi sull'operato complessivo. Partiamo dal modulo: Fabian al PSG e Raspadori al Napoli vorrebbe dire il definitivo passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1, con l'attaccante oggi al Sassuolo alle spalle di Osimhen e Zielinski come suo vice (e come soluzione più difensiva). E' il giocatore indicato da Spalletti dopo che la trattativa per la cessione di Zielinski s'è arenata e quella per Fabian, al contrario, ha subito un accelerata. Raspadori è vero e proprio jolly d'attacco ma verrebbe impiegato soprattutto da seconda punta, anche perché in rosa un vice Osimhen già c'è: Andrea Petagna se non si concretizza il suo passaggio al Monza, altrimenti Giovanni Simeone. Ma al Napoli da qui al 1° settembre servirà sostituire Fabian anche con un centrocampista: perché va bene Raspadori e il cambio modulo, ma nel 4-2-3-1 Diego Demme è l'unica reale alternativa alla coppia Lobotka-Anguissa. L'uscita di Fabian comporterà quindi due acquisti e anche per questo motivo rischia di diventare la più indigesta. Inevitabile, viste le condizioni che si sono create, ma già oggi ricca di rimpianti.