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...con Foggia
“Benevento, avevamo bisogno di tempo. Troppo facile cambiare allenatore, ma eravamo convinti delle nostre idee. Ceravolo? Ci avevamo pensato. Torregrossa, sei da Serie A”
Inizio in sordina, poi la ripresa. Ad inizio anno il Benevento era stato etichettato come una delusione, adesso la squadra di Bucchi ha ripreso il cammino. “Non parlerei di delusione. Dall’esterno può anche essere vista così, ma se uno vede che abbiamo cambiato tanti calciatori e ci sono staff tecnico e medico nuovi allora è normale aver avuto bisogno di tempo. Avevamo messo in conto qualche passo falso, ma il lavoro quotidiano e l’idea di tutelare il progetto tecnico ci hanno fatto andare avanti per la nostra strada”, dice a TuttoMercatoWeb il ds Pasquale Foggia.
C’è stato un momento in cui avete pensato di cambiare allenatore?
“È troppo semplice nel momento difficile mettere tutto in discussione e mandare via l’allenatore. Se uno crede in un progetto lo porta avanti. Dopo la partita contro lo Spezia ho detto che il problema non era l’allenatore, se non abbiamo cambiato è perché credevamo e crediamo nel nostro lavoro”.
Promozione diretta: ci credete?
“Più che nella promozione diretta crediamo nel nostro lavoro. La Serie B è un campionato difficile, paradossalmente non essendo lungo è diventato più competitivo. Ogni partita è una finale. Mancano quattordici partite. Dobbiamo spingere il più possibile”.
Rimpianti di mercato?
“No. Anzi. A gennaio avevo detto che mettere dentro giusto per farlo sarebbe stato sbagliato. Ho cercato di inserire calciatori funzionali al progetto e che potessero dare qualcosa in più”.
Ha trattato Ceravolo a gennaio?
“Per la categoria e per Benevento ancora di più è un nome importante. Sappiamo cosa ha fatto nell’anno della promozione. Era tra gli attaccanti come altri che stavamo osservando nel caso in cui avessimo ne avuto bisogno”.
Serie B: il giocatore rivelazione?
“Quest’anno se devo fare un nome dico Torregrossa, anche se non è giovanissimo. È da Serie A”.
Prossima partita: la squadra di Foggia, prova a battere il Foggia...
“(sorride,ndr). Una vittoria ci consentirebbe di continuare la striscia di risultati. E poi è un derby. La cosa più importante è dare continuità ai risultati, questo è il nostro obiettivo”.
C’è stato un momento in cui avete pensato di cambiare allenatore?
“È troppo semplice nel momento difficile mettere tutto in discussione e mandare via l’allenatore. Se uno crede in un progetto lo porta avanti. Dopo la partita contro lo Spezia ho detto che il problema non era l’allenatore, se non abbiamo cambiato è perché credevamo e crediamo nel nostro lavoro”.
Promozione diretta: ci credete?
“Più che nella promozione diretta crediamo nel nostro lavoro. La Serie B è un campionato difficile, paradossalmente non essendo lungo è diventato più competitivo. Ogni partita è una finale. Mancano quattordici partite. Dobbiamo spingere il più possibile”.
Rimpianti di mercato?
“No. Anzi. A gennaio avevo detto che mettere dentro giusto per farlo sarebbe stato sbagliato. Ho cercato di inserire calciatori funzionali al progetto e che potessero dare qualcosa in più”.
Ha trattato Ceravolo a gennaio?
“Per la categoria e per Benevento ancora di più è un nome importante. Sappiamo cosa ha fatto nell’anno della promozione. Era tra gli attaccanti come altri che stavamo osservando nel caso in cui avessimo ne avuto bisogno”.
Serie B: il giocatore rivelazione?
“Quest’anno se devo fare un nome dico Torregrossa, anche se non è giovanissimo. È da Serie A”.
Prossima partita: la squadra di Foggia, prova a battere il Foggia...
“(sorride,ndr). Una vittoria ci consentirebbe di continuare la striscia di risultati. E poi è un derby. La cosa più importante è dare continuità ai risultati, questo è il nostro obiettivo”.
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