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Juve, talenti e campioni: la strategia dei Galacticos che furonoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 19 marzo 2019, 07:15Serie A
di Gianluigi Longari

Juve, talenti e campioni: la strategia dei Galacticos che furono

Un tempo era Zidanes y Pavones, quando il primo Real Madrid Galactico di Florentino Pérez soleva annoverare nelle sue campagne rafforzamenti i più forti giocatori del continente associandoli al meglio che il vivaio spagnolo potesse offrire in quel contesto temporale. Ora, tralasciando il fatto che Francisco Pavon non ebbe la qualità per rispettare le attese che prospettava, qualcosa di molto simile è nell’animo della Juventus che verrà. Perché i bianconeri hanno preso gusto dal colpo Cristiano Ronaldo, e paiono avere tutte le intenzioni di proseguire su quella stessa linea d’onda anche in futuro. È così, se da un lato Paratici lavora per essere in prima fila sulle occasioni riguardanti le migliori opportunità proponibili dal calcio continentale, a partire da Marcelo, passando per De Ligt e Alexis Sanchez, dall’altro non si smette di predisporre una posizione di potere sul destino di chi costruirà il futuro del nostro movimento calcistico nazionale. E così Zaniolo, se mai dovesse lasciare Roma, sarebbe un obiettivo del direttore sportivo dei bianconeri, così come Tonali se il Brescia dovesse fare altrettanto. Senza considerare la volontà di blindare i talenti Made in Vinovo/Continassa come Kean o ancora Hans Nicolussi, di recente portato da Andrea Agnelli in persona alla stregua di esempio per la bontà del progetto seconde squadre di cui i bianconeri sono stati da sempre fautori. Insomma, un piano che funziona e che ha il compito di segnare sempre di più la differenza tra la Juventus e chi cerca di emularla.