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Una doppia sconfitta e la reale dimensione di questo NapoliTUTTO mercato WEB
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giovedì 18 aprile 2019, 23:13Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato al San Paolo

Una doppia sconfitta e la reale dimensione di questo Napoli

Il ritornello è sempre lo stesso, dalla stagione 2011/12. Da quando in panchina sedeva Walter Mazzarri e in attacco c'erano Cavani e Lavezzi. Erano gli ottavi di finale di Champions League e quel Napoli fu eliminato dal Chelsea. Fu buttato fuori dalla competizione dai futuri campioni, che ribaltarono il discorso qualificazione al fotofinish.
Da allora sono passati sette anni, col Napoli stabilmente in Europa. Eppure, i discorsi sembrano ripetersi. Anzi, sono più cupi perché cristallizzati. Otto anni in cui il Napoli s'è seduto spesso al tavolo delle più grandi. Dimostrando di poter dire la sua, ma di non avere l'esperienza, il pedigree e gli uomini necessari per ribaltare il pronostico. Per trionfare.

Tanti anni di uscite a testa alta. Come quella dalla Champions chiusa dopo un girone con 12 punti conquistati, con Benitez in panchina. Come quella di quest'anno, in un girone con Liverpool e PSG che ha visto il Napoli condannato per il numero di gol realizzati.
Gli esempi non mancano, sono copiosi. Tanti crocevia che hanno visto, in maniera più o meno netta, la squadra partenopea venire meno. Il doppio confronto con il Real Madrid, i rimpianti per gli errori col Dnipro, la poca cattiveria contro il Porto.


Tante sfide che hanno visto il Napoli venire meno sul più bello. Venire meno quando era il momento di alzare l'asticella. Come nel doppio confronto con l'Arsenal, una doppia sconfitta incassata contro una delle favorite per la vittoria di questa Europa League che ci consegna e ci conferma la forza di questo Napoli in Europa. Sempre la stessa, da otto anni a questa parte.