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Motivazioni, focus e un colloquio in arrivo: Juve, Allegri e il futuroTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 2 maggio 2019, 19:00Serie A
di Ivan Cardia

Motivazioni, focus e un colloquio in arrivo: Juve, Allegri e il futuro

"Le motivazioni ce le ho". Massimiliano Allegri non parla solo del derby di Torino: è inevitabile che il fil rouge delle sue parole sia anche e soprattutto legato al futuro. Non solo una questione di contratto: dietro alla chiacchierata con Andrea Agnelli, che si vocifera in arrivo nella giornata di sabato, vi saranno anche e soprattutto i programmi per la Juve che sarà. "Se c'è focus sulla squadra - assicura - riparto. Se non fossi convinto a livello tecnico non ripartirei".

SICUREZZA NON SOLO A PAROLE
Dall'eliminazione Champions in poi, per quanto possa sembrare strano, le quotazioni di Allegri sono risalite. Merito delle parole di Agnelli, che nell'immediato post-Ajax ha confermato il proprio allenatore. D'altra parte, Max ha tutte le ragioni per essere tranquillo: ha ancora un anno fino alla scadenza del suo (ricco) contratto, una discreta fila di eventuali pretendenti (l'Inter di Marotta in primis) e la consapevolezza che la Juve non avrebbe tantissime alternative, se davvero decidesse di cambiare guida tecnica.


L'AMBIENTE SPINGE PER IL CAMBIO
Guardiola o Conte: sono questi i nomi che agitano le acque della tifoseria juventina. Entrambe le soluzioni, per motivi diversi, non sono così immediate: Pep è in lotta per la Premier e chiederebbe la luna, a livello economico e non solo. Su Conte, invece, pesa ancora la separazione: gradirebbe un ritorno in bianconero e ha ottimi rapporti sia con Paratici che con Nedved. Da verificare, invece, quelli di Agnelli. Sui cui pensieri, però, può influire eccome l'ambiente: i tifosi non hanno mai amato Allegri. E i mal di pancia, anche blasonati, nello spogliatoio non mancano.

IL FOCUS SULLA SQUADRA
La Juve che sarà è, in fin dei conti, quello che più interessa. Allegri ha parlato di focus sulla squadra: la conferma che, comunque vadano le cose, in bianconero c'è consapevolezza della necessità di cambiare qualcosa, parecchio. Con o senza il livornese, alcune partenze sono già definite: oltre a Barzagli che si ritirerà, Khedira e Caceres sono giocatori considerati in uscita. Idem Douglas Costa, desaparecido in una stagione per lui da dimenticare. C'è poi un grosso interrogativo legato al futuro di Paulo Dybala: da un paio di mesi a questa parte, è diventato un corpo estraneo alla squadra, tra infortuni e scelte tecniche (soprattutto nel non felice epilogo europeo). Per l'argentino, come per Alex Sandro e Miralem Pjanic, servono però offerte economiche adeguate. Si cambia, ma non si svende. In entrata: detto di Ramsey che ieri ha salutato l'Arsenal, per sostituire Barzagli il primo nome è quello di Kostas Manolas, che costa i 36 milioni di euro previsti dalla clausola risolutiva nel contratto con la Roma. Poi i bianconeri parleranno con Raiola: di Matthijs De Ligt, ovviamente. Il Barcellona è in vantaggio, la certezza è che l'Ajax non lo saluterà prima che la Champions ne abbia alzato a dovere il prezzo. Ma con Raiola si parlerà anche di Paul Pogba: quasi impossibile a livello economico. Lorenzo Insigne? Ad Allegri piace parecchio, a Paratici un po' meno. A entrambi (a chi no?) piace Federico Chiesa, che potrebbe essere il primo grande acquisto del nuovo corso bianconero. Convince tutti Mauro Icardi, ma in quel caso bisognerà capire cosa ne sarà degli attaccanti della Juve. Per la svolta, e per il focus, bisogna aspettare: c'è una chiacchierata da fare.