Dieci mesi di passione, da Copenaghen alla Champions League
Sembrava tutto finito, a Bergamo. Nessuno poteva pensare che l’Atalanta retrocedesse, perché c’era una buona dose di sfortuna nelle sconfitte e nei pareggi, tra Roma e Torino, Cagliari e Sampdoria.
Però era difficile pensare a una cavalcata del genere, partita proprio con il Chievo e suggellata dalla vittoria contro l’Inter, per 4-1. La doppia sconfitta contro Torino e Milan, poi tredici risultati utili consecutivi. Con Juventus e Napoli (fuori casa), ma pure con le partite - quasi da film - contro Chievo ed Empoli, ipoteticamente tombali verso la corsa al quarto posto. Invece, un po’ per le ultime vicissitudini dell’Inter, parzialmente anche per colpa dei rossoneri, è arrivato un terzo posto che manda Bergamo nella storia, ad affrontare sfide mai viste, forse nemmeno sognate prima dell’ultimo filotto. “Vinceremo il Tricolor”, gridavano due anni fa a Bergamo, stagione conclusa con il quarto posto (che però non dava l’accesso come oggi)… Inutile sottolineare che siano stati eccessivamente positivi, ma pur sempre buoni profeti.