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Juve, Sarri torna in campo: Emre Can abbassa i toni, punterà alla Viola
Maurizio Sarri torna in campo. Seppur parzialmente, il tecnico della Juventus ieri è tornato a dirigere l’allenamento, alla ripresa delle attività con chi non è andato in Nazionale. La sua presenza è stata importante, in una giornata caratterizzata dallo sfogo di Emre Can dopo l’esclusione dalla lista Champions, che ha tirato in ballo proprio l’allenatore.
“Non so darmi una spiegazione, è stato scioccante. Sono arrabbiato e deluso. Ho ricevuto una chiamata dall’allenatore che non è durata nemmeno sessanta secondi. È una delusione enorme, voglio giocare la Champions – ha detto ieri mattina il centrocampista dal ritiro della Nazionale tedesca -. L’allenatore non è stato sincero con me. Se l’avessi saputo prima, non avrei più giocato alla Juve. Ora trarrò le mie conclusioni e parlerò con il club e il mio agente”.
Poi il chiarimento attraverso i suoi canali social: “Sarò sempre grato alla Juventus e al modo in cui mi hanno supportato e sostenuto da quando faccio parte del club, in particolare durante il periodo in cui sono stato male. Per rispetto della Juventus e dei miei compagni di squadra, il cui successo è sempre stata la mia prima priorità, non dirò altro e continuerò a combattere in campo. Vostro, Emre”.
Il ritorno in campo di Sarri – reduce da una polmonite – è fondamentale per la ripresa, al fine di cominciare a dare un’identità più netta alla squadra anche in ottica Champions League. Contro la Fiorentina, tra dieci giorni esatti, l’esordio del tecnico sulla panchina bianconera dovrà anche corrispondere a una tenuta più lunga nel corso del match: quei sessanta minuti straordinari col Napoli, insomma, dovranno allungarsi fino al novantesimo, così da affrontare con serenità la trasferta del Wanda Metropolitano, contro l’Atletico Madrid.
“Non so darmi una spiegazione, è stato scioccante. Sono arrabbiato e deluso. Ho ricevuto una chiamata dall’allenatore che non è durata nemmeno sessanta secondi. È una delusione enorme, voglio giocare la Champions – ha detto ieri mattina il centrocampista dal ritiro della Nazionale tedesca -. L’allenatore non è stato sincero con me. Se l’avessi saputo prima, non avrei più giocato alla Juve. Ora trarrò le mie conclusioni e parlerò con il club e il mio agente”.
Poi il chiarimento attraverso i suoi canali social: “Sarò sempre grato alla Juventus e al modo in cui mi hanno supportato e sostenuto da quando faccio parte del club, in particolare durante il periodo in cui sono stato male. Per rispetto della Juventus e dei miei compagni di squadra, il cui successo è sempre stata la mia prima priorità, non dirò altro e continuerò a combattere in campo. Vostro, Emre”.
Il ritorno in campo di Sarri – reduce da una polmonite – è fondamentale per la ripresa, al fine di cominciare a dare un’identità più netta alla squadra anche in ottica Champions League. Contro la Fiorentina, tra dieci giorni esatti, l’esordio del tecnico sulla panchina bianconera dovrà anche corrispondere a una tenuta più lunga nel corso del match: quei sessanta minuti straordinari col Napoli, insomma, dovranno allungarsi fino al novantesimo, così da affrontare con serenità la trasferta del Wanda Metropolitano, contro l’Atletico Madrid.
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