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Non solo Havertz: viaggio nel Bayer Leverkusen. I numeri delle AspirineTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 11 dicembre 2019, 12:00Serie A
di Ivan Cardia
fonte inviato a Leverkusen

Non solo Havertz: viaggio nel Bayer Leverkusen. I numeri delle Aspirine

Conta poco. E la Juventus ha già battuto il Bayer Leverkusen. Ma la squadra tedesca, guidata da quel Peter Bosz che non potrà riabbracciare il suo ex allievo De Ligt (non convocato da Sarri), intriga e incuriosisce. E non è solo Kai Havertz. Seste in Bundesliga, le Aspirine hanno appena scavalcato, tra le altre, il Bayern Monaco, nel campionato tedesco più pazzo di sempre. Soli sei punti dal ‘Gladbach primatista, i ragazzi della BayArena sono nel groppone di chi può giocarsi tutto e finire con niente, dal Borussia Dortmund terzo (26 punti, +1 sul Bayer) al Wolfsburg nono (20 punti, -5).

Dieci gol fatti e sette subiti nelle ultime sei giornate. Gli stessi della Juventus, ma distribuiti peggio: nello stesso lasso di tempo, i bianconeri hanno conquistato 13 punti, mentre i tedeschi 11. Segnano e fanno segnare, Havertz & Co: in questa stagione hanno siglato in media 1,52 gol a partita e ne hanno subiti 1,48. In entrambi i casi, più di quanto sarebbe stato lecito aspettarsi: gli xG medi sono a 1,6 e 1,3. La Juve, per capirsi, segna di più (1,76 gol fatti a gara) e subisce di meno (1,12), ma soprattutto va in over performance su entrambi i fronti: gli xG di Ronaldo & company sono infatti a 1,72 per quanto riguarda i gol da poter fare e 1,31sul fronte di quelli da poter ricevere. Dati curiosi, se si considera la quantità di tiri in porta che le due squadre concedono a partita: la Juve in media 12, il Bayer 9.


La distribuzione dei gol. Il Bayer tende a segnare all’inizio e alla fine della partita, mentre ha una disposizione piuttosto omogenea sui gol subiti. La Juve, viceversa, ha incassato la maggior parte delle sue reti al passivo negli ultimi 10 minuti di gioco e segna “più volentieri” nell’ultima mezz’ora. L’impostazione, nel complesso, è abbastanza simile: non una sorpresa, se si considera che al calcio olandese, di cui Bosz è un prodotto, Sarri ha inevitabilmente guardato negli anni di studio matto e disperato. Entrambe le squadre effettuano quasi 19 passaggi al minuto in media (18,73 il Bayer, 18,36 la Juventus) e nel possesso medio tendono a sfiorare i 6 passaggi (5,9 il Bayer, 5,44 la Juve). Scarsa fiducia nei lanci lunghi (rispettivamente il 7,28% e il 7,14% dei passaggi complessivi).

Non solo Havertz. Dicevamo: il talento classe 1999 è per distacco il giocatore di maggior valore della squadra (per capirsi, la sua valutazione su Transfermarkt è di 90 milioni di euro). Lo seguono però giocatori (stessa fonte) valutati 40 miiioni come Jonathan Tah e Leon Bailey. Di professione fantasista, Havertz non è inoltre né il maggior goleador né il miglior assistman della squadra. Entrambe le statistiche sono appannaggio di Kevin Volland, che finora ha contribuito a 13 dei 32 gol stagionali del Bayer (7 reti e 6 assist). Il giocatore più presente? Ancora, non Havertz: al netto del portiere Hradecky, ecco ancora Volland coi suoi 1.746 minuti di gioco. Lo seguono Sven Bender, difensore centrale, con 1.734 minuti e il già menzionato Tah con 1.528 minuti. In buona sostanza: temere il giovanissimo Havertz va bene, ma i punti di forza dei tedeschi non stanno solo nei piedi e nel cervello del loro miglior giocatore.