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Speciale Champions - Real, crescita evidente. Ma forse troppe idee
Il ritorno di Zinedine Zidane, almeno per ora, ha attraversato alti e bassi. Perché la sconfitta con il Mallorca, l'unica della Liga, aveva messo a dura prova la pazienza del proprio presidente, dopo sei mesi (quelli scorsi) non esaltanti. Però ora i Blancos girano, in attesa del Clasico di mercoledì è la squadra che ha perso di meno in campionato, rimanendo attaccati al treno del primo posto visti i passi falsi del Barcellona, un po' più altalenante, seppur vincente.
Come è andata nel girone
Probabilmente era lecito attendersi qualcosa di più, perché per il Real Madrid è sembrato come fare il compitino con le risposte già assegnate. Però nel momento di alzare l'asticella e combattere contro il PSG per il primo posto, sono arrivati un pari al ritorno e una sconfitta all'andata, anche abbastanza umiliante. Di più: il Bruges era sullo 0-2 al Bernabeu, poi gara finita 2-2. Lì c'erano già pruriti da pulsante rosso per Perez, la doppia vittoria con il Galatasaray ha messo le cose a posto.
La stella - Eden Hazard
Ci si aspettava di più dall'arrivo del belga in merengue, invece per ora il bottino è magro, con solo un gol e qualche assist elargito qui e là. Però rimane il calciatore che deve fare la differenza, il neo-galactico, quello con più convinzione e voglia di tutti. Potrà farlo quando il gioco si fa duro, un po' come successo a Cristiano Ronaldo in parecchi dei suoi anni al Real Madrid. Potrebbe essere solo un anno di apprendistato, ma in Castilla non ne esistono quasi mai.
La rivelazione - Federico Valverde
Chi pensava che potesse essere Rodrygo o Vinicius, il prossimo craque in casa Real Madrid, si sbaglia di grosso. Si tratta invece di una mezz'ala moderna, perché Valverde è bravo sia a difendere che ad attaccare, con molta corsa e passo, che in più di un'occasione sta insidiando l'intoccabilità di Modric e Kroos. Casemiro invece rimanere quasi intoccabile. Ha ventuno anni, mostra una maturità e una crescita praticamente costante. C'è un motivo perché ha già praticamente pareggiato le presenze in Champions e campionato dello scorso anno.
L'undici tipo
Il solito 4-3-3 di Zidane si poggia sulla difesa, sempre la stessa, così come il centrocampo. Tutti si conoscono a memoria, anche se poi entrano giocatori come Eder Militao oppure Federico Valverde. Davanti c'è moltissima concorrenza, nonostante la bocciatura del giovane Luka Jovic, pagato 60 milioni in estate. Lui è sul piede di partenza, mentre Vinicius, Rodrygo, Bale, Isco si giocano di fatto una posizione con Benzema e Hazard. Squadra che vince(va) non si cambia.
(4-3-3): Courtois; Carvajal, Varane, Ramos, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Vinicius, Benzema, Hazard.
Coefficiente di difficoltà - 5/5
Come è andata nel girone
Probabilmente era lecito attendersi qualcosa di più, perché per il Real Madrid è sembrato come fare il compitino con le risposte già assegnate. Però nel momento di alzare l'asticella e combattere contro il PSG per il primo posto, sono arrivati un pari al ritorno e una sconfitta all'andata, anche abbastanza umiliante. Di più: il Bruges era sullo 0-2 al Bernabeu, poi gara finita 2-2. Lì c'erano già pruriti da pulsante rosso per Perez, la doppia vittoria con il Galatasaray ha messo le cose a posto.
La stella - Eden Hazard
Ci si aspettava di più dall'arrivo del belga in merengue, invece per ora il bottino è magro, con solo un gol e qualche assist elargito qui e là. Però rimane il calciatore che deve fare la differenza, il neo-galactico, quello con più convinzione e voglia di tutti. Potrà farlo quando il gioco si fa duro, un po' come successo a Cristiano Ronaldo in parecchi dei suoi anni al Real Madrid. Potrebbe essere solo un anno di apprendistato, ma in Castilla non ne esistono quasi mai.
La rivelazione - Federico Valverde
Chi pensava che potesse essere Rodrygo o Vinicius, il prossimo craque in casa Real Madrid, si sbaglia di grosso. Si tratta invece di una mezz'ala moderna, perché Valverde è bravo sia a difendere che ad attaccare, con molta corsa e passo, che in più di un'occasione sta insidiando l'intoccabilità di Modric e Kroos. Casemiro invece rimanere quasi intoccabile. Ha ventuno anni, mostra una maturità e una crescita praticamente costante. C'è un motivo perché ha già praticamente pareggiato le presenze in Champions e campionato dello scorso anno.
L'undici tipo
Il solito 4-3-3 di Zidane si poggia sulla difesa, sempre la stessa, così come il centrocampo. Tutti si conoscono a memoria, anche se poi entrano giocatori come Eder Militao oppure Federico Valverde. Davanti c'è moltissima concorrenza, nonostante la bocciatura del giovane Luka Jovic, pagato 60 milioni in estate. Lui è sul piede di partenza, mentre Vinicius, Rodrygo, Bale, Isco si giocano di fatto una posizione con Benzema e Hazard. Squadra che vince(va) non si cambia.
(4-3-3): Courtois; Carvajal, Varane, Ramos, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Vinicius, Benzema, Hazard.
Coefficiente di difficoltà - 5/5
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