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Kulusevski-Juve, galeotta fu la saetta del Dall'Ara...
L'arco disegnato da Dejan Kulusevski nella sfida del Dall'Ara contro il Bologna (0-1 per gli ospiti, ndr), meraviglioso e inaspettato, è stata la proverbiale freccia in grado di trasformare l'infatuazione in amore: tra il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici, presente in tribuna, e il talento nelle gambe del numero 44 del Parma, che a breve dovrebbe vestirsi di bianconero. L'operazione, messa in piedi in questa settimana e conclusa rapidamente dai Campioni d'Italia, sa tanto di scelta ben precisa: Kulusevski piuttosto che Haaland, lasciato andare al Borussia Dortmund per puntare tutte le fiches sul fantasista di scuola Atalanta, un talento che in Italia ha già mostrato di saper fare la differenza contro qualsiasi avversario.
IL 4-3-1-2 SARRIANO - Immaginiamo un arrivo immediato del talento svedese alla Continassa (al momento la scelta spetterebbe al Parma, che non pare intenzionato a scendere a patti): nel 4-3-1-2 che è diventato il modulo base della Juve di Sarri, lo svedese potrebbe sicuramente agire da fantasista dietro le punte, o magari di adattarsi a mezzala, un ruolo che comunque non ha mai rivestito nelle sue prime 17 presenze in Serie A (più tre spezzoni con l'Atalanta, l'anno passato). Più difficile pensarlo come una vera e propria seconda punta, anche se un giocatore col talento e il fisico così sembra poter essere in grado di fare qualsiasi cosa.
MA IL PARMA CONTA SU DI LUI - Come detto, per lui il Parma non sembra pronto a fare rinunce: servirà una offerta davvero importante per convincere il club a privarsi di uno dei gioielli grandi protagonisti di questo inizio di stagione superlativo, con un settimo posto che difficilmente sarebbe stato raggiunto senza i 7 assist e i 4 gol firmati dal classe 2000. Più probabile che i due club si accordino per un addio a giugno, quando lo svedese avrà un intero campionato di Serie A da titolare sulle spalle e sarà pronto a giocarsi fino in fondo la più grande opportunità della sua vita.
IL 4-3-1-2 SARRIANO - Immaginiamo un arrivo immediato del talento svedese alla Continassa (al momento la scelta spetterebbe al Parma, che non pare intenzionato a scendere a patti): nel 4-3-1-2 che è diventato il modulo base della Juve di Sarri, lo svedese potrebbe sicuramente agire da fantasista dietro le punte, o magari di adattarsi a mezzala, un ruolo che comunque non ha mai rivestito nelle sue prime 17 presenze in Serie A (più tre spezzoni con l'Atalanta, l'anno passato). Più difficile pensarlo come una vera e propria seconda punta, anche se un giocatore col talento e il fisico così sembra poter essere in grado di fare qualsiasi cosa.
MA IL PARMA CONTA SU DI LUI - Come detto, per lui il Parma non sembra pronto a fare rinunce: servirà una offerta davvero importante per convincere il club a privarsi di uno dei gioielli grandi protagonisti di questo inizio di stagione superlativo, con un settimo posto che difficilmente sarebbe stato raggiunto senza i 7 assist e i 4 gol firmati dal classe 2000. Più probabile che i due club si accordino per un addio a giugno, quando lo svedese avrà un intero campionato di Serie A da titolare sulle spalle e sarà pronto a giocarsi fino in fondo la più grande opportunità della sua vita.
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