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Empoli, Corsi: "In 10 anni fatte tante cose belle, ma il presente è diverso"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 30 dicembre 2019, 23:35Serie B
di Tommaso Maschio

Empoli, Corsi: "In 10 anni fatte tante cose belle, ma il presente è diverso"

Il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi ha tracciato un bilancio, come si legge sul sito del club, degli ultimi 10 anni alla guida del club toscano fra luci, ombre e sguardo al futuro: “Non mi sento dell’umore adatto per celebrare quello che è stato, tutte le cose belle accadute in questi 10 anni. Se mi guardo indietro mi accorgo che sono state tante, ma il presente è diverso e l’importante ora è costruire il futuro. Lo scorso maggio siamo retrocessi tra gli applausi, dei nostri tifosi, e gli apprezzamenti di tutta Italia. È stata, probabilmente, la squadra più forte della storia dell’Empoli, basta vedere dove giocano oggi quei calciatori. Questa caduta ci ha costretto a rinnovare profondamente e il rinnovamento non sta pagando. Eravamo convinti di poter vivere una stagione diversa. Ma il calcio è una strana bestia Quasi 30 anni di presidenza mi hanno insegnato che anche nei periodi migliori bisogna prepararsi al peggio, a quelli come stiamo vivendo adesso”.

Il primo ricordo - “Empoli-Vicenza 3-2. È stato sicuramente un momento terribile per quello che abbiamo rischiato. E anche se poi il Vicenza venne ripescato, cosa che sarebbe successa anche a noi, quella partita è una sorta di Italia-Germania 4-3 per ogni empolese, la partita del secolo”.
Le altre gare indimenticabili - Il derby vinto in casa con la Fiorentina dopo 30 anni, i successi a San Siro, la trionfale cavalcata in Serie B con Aurelio Andreazzoli nel 2018”.


Da Sarri ad Andreazzoli - “Sarri? Ricordo ancora quando Marcello Carli mi disse: “Parlaci, ti piacerà”. Aveva ragione. Maurizio mi piacque subito e mi piace ancora. Con lui abbiamo vissuto tre stagioni incredibili con un grande calcio, una finale playoff persa, una promozione e una salvezza. Poi le strade si sono divise, ma tra noi c’è sempre un rapporto speciale. A livello umano. Vederlo oggi alla Juventus mi rende fiero. Martusciello? La retrocessione del 2018 fu una ferita, è vero, ma la verità è che la squadra non era granché e che dilapidammo un cospicuo vantaggio più per colpe nostre, della società, che sue. Giampaolo? Altra persona che seguo sempre con grande affetto. Mi è dispiaciuto che al Milan non sia andata bene, ma non credo che si possa imputare qualcosa al mister. È un ottimo allenatore e un grande uomo. E vi garantisco che anche lui si sente sempre molto vicino all’Empoli”.

Il futuro - “Per come sto oggi non saprei. 10 anni mi sembrano lunghi e impegnativi. Magari, nei prossimi, salterà fuori una soluzione migliore per l’Empoli. Stadio? Speriamo. C’è stato uno stop non dovuto alla nostra volontà (i problemi della Pessina Costruzioni, ndr) e ora stiamo cercando nuove soluzioni. Qualcosa ci è stato prospettato anche negli ultimi giorni. Vedremo”.