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Vigna (viceprocuratore antidoping): "Controlli graduali, ma non siamo in zona franca"TUTTO mercato WEB
giovedì 28 maggio 2020, 17:10Altre Notizie
di Ivan Cardia

Vigna (viceprocuratore antidoping): "Controlli graduali, ma non siamo in zona franca"

Ospite del convegno “Lo sport oggi: dall’emergenza alla ripartenza”, organizzato dall’Università di Bologna e dalla rivista Diritto dello Sport,
Mario Vigna, viceprocuratore nazionale antidoping, analizza le preoccupazioni legate all’argomento verso la ripresa del campionato, perché i controlli potrebbero essere limitati da eventuali positività, vere o presunte: “Una cosa interessante è quello che questa emergenza ha comportato sulle attività. Oggi ci dobbiamo vedere in remoto, online: pensate a quello che può avvenire in udienza. Ieri l’autorità antidoping ha emanato delle linee guida sulle attività in remoto: considerate che un’udienza antidoping può coinvolgere 10-15 persone. Secondo me è un sentiero abbastanza inesplorato, perché fare un’udienza disciplinare in remoto non è detto che porti agli stessi risultati. Questo nuovo mondo del telematico con il quale dobbiamo imparare a convivere potrà avere degli effetti sull’attività di indagine e sugli organi di giustizia, ma questo è un problema che riguarda la giustizia sportiva tout court. Io credo che l’attività antidoping non si sia realmente fermata, ma la ripartenza sarà graduale: all’inizio verrano effettuati controlli fuori dalle competizioni, però il vero tema è evitare che qualcuno metta della benzina illegale nel serbatoio per usarla più avanti quando le competizioni ripartiranno. Io mi sento di dire a chi abbia cattive intenzioni di non pensare che siamo in una zona franca a livello temporale. Ricordiamoci che monte fonti di prova antidoping arrivano anche da inchieste penali che magari sono andate avanti”.