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Paratici: "Se le cose con Milik fossero andate diversamente, forse avremmo preso Dzeko"
Il caso Suarez, ma anche Andrea Pirlo e il mercato della Juventus. Il ds bianconero Fabio Paratici, ospite di Sky prima della gara contro la Roma, analizza a 360° il momento dei campioni d'Italia: "Su Suarez nessuna leggerezza, si è verificata l'opportunità che si liberasse dal Barcellona e abbiamo agito nella totale trasparenza e nel rispetto delle regole. Siamo serenissimi".
Sta seguendo le indagini? Gli inquirenti cercano il corruttore, si è fatto un'idea?
"Io non sono né un magistrato né un poliziotto. Non conosco nemmeno bene queste situazioni, non mi sono fatto nessuna idea".
Convinto dall'avvio di Pirlo?
"Sono temi sui quali sono più preparato. Andrea lo conosciamo bene, lo ripetiamo da quando è qui, era un allenatore coraggioso ed estroso. Il coraggio deriva da una preparazione e un'osservazione degli allenamenti, dove vedi giocare questi giocatori ad altissimo livello".
Saluterà Dzeko se lo incrocerà?
"Lo saluterei come faccio sempre, come faccio con quasi tutti i calciatori delle altre squadre, ben volentieri. Soprattutto se si parla di grandissimi come in questo caso. Mi sembra strano che sia il primo caso in cui si parla più di un mancato arrivo che del calciatore che ci ha raggiunto. Ripeto: il mercato è fatto di opportunità, la bravura è quella di essere elastici e creativi. Siamo pronti alle situazione che cambiano: abbiamo cercato di acquistare Morata prima, ma l'Atletico non sbloccava la situazione prestito. Siamo andati avanti con Dzeko, probabilmente se le cose con Milik fossero andate come dovevano andare sarebbe arrivato Dzeko. Nello stesso tempo abbiamo continuato a perseguire l'obiettivo Morata e abbiamo colto l'opportunità. Si sposa benissimo con le nostre esigenze e siamo felicissimi di averlo qui".
Sta seguendo le indagini? Gli inquirenti cercano il corruttore, si è fatto un'idea?
"Io non sono né un magistrato né un poliziotto. Non conosco nemmeno bene queste situazioni, non mi sono fatto nessuna idea".
Convinto dall'avvio di Pirlo?
"Sono temi sui quali sono più preparato. Andrea lo conosciamo bene, lo ripetiamo da quando è qui, era un allenatore coraggioso ed estroso. Il coraggio deriva da una preparazione e un'osservazione degli allenamenti, dove vedi giocare questi giocatori ad altissimo livello".
Saluterà Dzeko se lo incrocerà?
"Lo saluterei come faccio sempre, come faccio con quasi tutti i calciatori delle altre squadre, ben volentieri. Soprattutto se si parla di grandissimi come in questo caso. Mi sembra strano che sia il primo caso in cui si parla più di un mancato arrivo che del calciatore che ci ha raggiunto. Ripeto: il mercato è fatto di opportunità, la bravura è quella di essere elastici e creativi. Siamo pronti alle situazione che cambiano: abbiamo cercato di acquistare Morata prima, ma l'Atletico non sbloccava la situazione prestito. Siamo andati avanti con Dzeko, probabilmente se le cose con Milik fossero andate come dovevano andare sarebbe arrivato Dzeko. Nello stesso tempo abbiamo continuato a perseguire l'obiettivo Morata e abbiamo colto l'opportunità. Si sposa benissimo con le nostre esigenze e siamo felicissimi di averlo qui".
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