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TMW RADIO - Sconcerti: "Da oggi cambia il calcio. Juve-Napoli? Stanno sorgendo altri problemi"TUTTO mercato WEB
martedì 13 ottobre 2020, 19:25Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Sconcerti: "Da oggi cambia il calcio. Juve-Napoli? Stanno sorgendo altri problemi"

Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, intervistato da Niccolò Ceccarini
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Il direttore Mario Sconcerti si è collegato in diretta con TMW Radio, intervenendo ai microfoni di Niccolò Ceccarini nel corso della trasmissione Stadio Aperto. L'intervista inizia dagli impegni delle nazionali in mezzo alle impennate di casi Covid: "Se tu eviti gli spostamenti, allora si sta tutti a casa e festa finita. Io sono d'accordo, ma credo che la cosa che conti sia quando stai tutti assieme in uno spogliatoio... Tutto pesa in questo momento, e fare la Nations League sembra tempo perso. Se mi chiedete se sia eliminabile, direi di sì con un certo buonsenso, ma temo che il problema sia quello che vediamo, e che ci voglia una pazienza differente: qui non c'è da stare fermi due o tre mesi, il rischio è di perdere un anno, e significherebbe un danno colossale, da cui difficilmente il calcio e ciò che gli gira intorno potrebbero riprendersi".

Una mini-bolla sarebbe attuabile?
"Il problema è che non credo si possa risolvere tutto imprigionando i giocatori. Si tratterebbe di 7-8 mesi di esclusione da una vita sociale, pur parziale come quella che stiamo vivendo. Siamo in un continente dove tutto sta andando avanti quasi regolarmente... Non possiamo imprigionare degli uomini. Al calcio vanno date le stesse chance che agli altri tipi di lavoro. Nel momento in cui si chiude, allora succederà anche col calcio, ma finché si cerca di tenere aperto il paese, lo stesso deve avvenire col calcio. Abbiamo calcolato i milioni di danni avuti dalle società durante il lockdown: se si moltiplica tutto per due o tre volte, allora è impossibile pensare a una sopravvivenza. Si deve fare appello soprattutto ai giocatori, che di base fanno ciò che fanno i ragazzi: si riuniscono, sentendosi immortali. Poi, va puntato sugli spogliatoi: credo si debba arrivare e andarsene dal campo da soli".

Giusto pensare a un piano B?
"Io credo che la FIGC abbia già fatto tutto, sotto questo aspetto. Confondiamo il non sapere le cose con il fatto che le stiano preparando: dato che il calcio non dà più notizie, o non si riesce ad arrivarci, allora trasformiamo in tali le nostre opinioni. La FIGC nel cassetto ha già non una, ma due-tre soluzioni almeno. Va capito che tipo di regolarità si vuole dare, perché se tutte non sfidano tutte almeno una volta, anche il playoff non ha senso. Come prima cosa, se ci si fermerà, andrà visto in che punto della stagione accadrà. A quel punto si adatteranno le soluzioni che già esistono".


Che idea si è fatto sul futuro di Paratici?
"Se posso dire la verità, mi interessa veramente poco. Se Paratici esce è un problema della Juve, e lui non ha guai lavorativi: se esce, andrà da un'altra parte. Mi interessa di più sapere cosa succede dopo un fatto epocale come quello di un fondo economico-finanziario che ha preso la Lega. Questo significa che entra e versa i soldi, facendo poi come gli pare. La Lega, che è l'insieme delle venti società, per la prima volta sarà commissariata da chi l'ha affittata. I presidenti incassano soldi ma perdono forza nella gestione: il calcio passa nelle mani di un fondo che ho già visto lavorare in Formula 1 ed è un cavallo da guerra, però quello che è sempre stato un'utopia del calcio, il togliere potere ai singoli presidenti, oggi è successo. Da oggi il calcio è un altro".

Domani il Giudice Sportivo dirà qualcosa su Juventus-Napoli?
"Eh, sì, sarebbe l'ora... Sono andati lunghi, e nel frattempo stanno nascendo molti altri problemi perché ci sono un sacco di partite sospese, a partire da Inter-Milan e Verona-Genoa. Senza contare i nove positivi del Monza... Serve urgentemente un nuovo protocollo al calcio".