La Juve riaccende la corsa scudetto: serata da incorniciare per un Chiesa trascinatore
CHIESA TRASCINATORE - Due gol e un palo. Basterebbe questo per scegliere una foto da incorniciare della serata nel teatro di San Siro, ma la prestazione di Chiesa è stato anche tanto altro. Di fronte a Theo Hernandez, uno degli uomini più pericolosi sponda rossonera, l’ex Fiorentina ha retto l’urto, in tandem con Danilo, alla perfezione contenendo quando serviva con corse all’indietro ma soprattutto aggredendolo costantemente e bruciandolo sul tempo in entrambe le reti valse il primo e il secondo vantaggio bianconero.
Reti numero quattro e cinque del campionato di Chiesa (più uno in Champions League) con l’aggiunta di cinque assist (uno in Europa). Un fattore vero e proprio, soprattutto quando schierato sul lato destro del campo dove, a tratti, diventa incontenibile per la facilità di incidere sia chiudendo l’azione sul piede forte sia rientrando sul sinistro. “Il mister mi chiede di creare superiorità numerica, poi quando giochi con Dybala o Ronaldo è tutto più facile: vedono cose che altri non possono vedere. Quest’anno è diverso dall’anno scorso, qui mi chiedono continuità di prestazione”, ha commentato il numero 22 nel post gara. Nella partita di Chiesa c’è stato spazio anche per un piccolo brivido con l’uscita dal campo subito dopo la doppietta per infortunio. Allarme però subito rientrato: solo un fastidio all’anca smaltibile in poche ore. Sospiro di sollievo: perché di questo Chiesa la Juve non può proprio fare a meno.