Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Il corsivo
Mandzukic come Ibra? Il Milan lo cerca per lo stesso motivo: non è detto che funzioniTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 14 gennaio 2021, 15:45Il corsivo
di Ivan Cardia

Mandzukic come Ibra? Il Milan lo cerca per lo stesso motivo: non è detto che funzioni

Fermi tutti. Sono giocatori diversi: Zlatan Ibrahimovic è unico, inimitabile, irresistibile e immarcescibile. Il miglior centravanti, in senso ampio come le sue spalle, dai tempi di Ronaldo. Il Fenomeno, a scanso di equivoci. Mario Mandzukic è un’altra cosa. Più replicabile, se vogliamo, per quanto trovarne, attaccanti che fanno tutto quello che il croato ha dimostrato di sapere fare in carriera, non è per nulla semplice. E poi ha in bacheca la Champions. Va bene, fermiamoci qui, altrimenti Ibra s’arrabbia. Il punto è che, se Ibra finisce di diritto nella top 5 degli attaccanti degli ultimi vent’anni, Mandzukic non s’avvicina probabilmente neanche alla top 20. Tanta premessa, per la cronaca, serve a chiarire che il titolo non intende suggerire qualcosa che non è.

Leggi anche: Milan, per l'attacco idea Mario Mandzukic: i rossoneri pensano al croato ex Juve

Eppure il Milan lo cerca per lo stesso motivo per cui ha preso Ibrahimovic. Un anno fa, l’imberbe truppa rossonera, in pieni turbinio di interrogativi sul destino tecnico della società, chiamava Ibra e gli si aggrappava come un’ancora di salvezza. Un vincente, in una squadra fatta di tanti buoni giocatori che non hanno mai vinto molto in carriera. Missione riuscita, il Diavolo è al primo posto. Oggi, al di là del fatto che sia un’opportunità di mercato (e per esempio non si capisca perché la Juve non ci pensi), Maldini e Massara pensano a Mandzukic sostanzialmente per la stessa ragione. Mario come Zlatan, con le dovute proporzioni, per alzare il tasso di esperienza della squadra e rendere un po’ più concreto quell’impensabile sogno scudetto che l’arrivo dello svedese ha reso all’improvviso credibile. Da questo punto di vista, un’operazione peraltro conveniente come quella che riporterebbe Mandzukic in Italia avrebbe molto senso: un altro vincente di natura in una squadra che resta molto giovane. Un affare.


Tutte le offerte rifiutate da Mandzukic dopo l'addio all'Al Duhail. L'ultima gara più di 10 mesi fa

I contro? Alternative e personalità. Eppure, a guardare la rosa e il rendimento recente della squadra di Stefano Pioli, qualche dubbio resta. Mandzukic serve davvero? A livello numerico, il Milan ha un’alternativa per ogni posizione offensiva, anche per sopperire all’assenza di Ibra. A livello qualitativo, anche o quasi: a inizio stagione ci si chiedeva quanto valessero i rossoneri senza Zlatan. La risposta l’ha data Rafael Leao, che da ala sinistra non ha sempre convinto fino in fondo: da vice-Ibra, ha segnato tre gol in cinque partite e giocato benissimo. Alzare la posta e la concorrenza con Mandzukic non è detto sia una grandissima idea, per lo sviluppo di un gioiello grezzo come il portoghese, che ha pur bisogno di giocare e s’è capito lo faccia meglio da centravanti. A meno di non pensare che il croato, alla soglia dei 35 anni e con 10 mesi senza partite giocate alle spalle, possa ancora fare lo sfiancante lavoro sulla fascia che gli chiedeva Allegri tante stagioni fa. Lì, peraltro, ci sarebbe come titolare un certo Ante Rebic, che non ha dato moltissimi motivi di dubitare nell’ultimo anno. E poi c’è un altro interrogativo: Mandzukic può fare il vice Ibra? Entrambi hanno una personalità debordante, e per carità il croato ha saputo fari scudiero di Ronaldo. Ma sarebbero due galli in un pollaio: può essere che vadano d’amore e d’accordo, o che il Milan si metta in casa una bomba pronta a esplodere, in una stagione nella quale lo scudetto è un sogno ma la Champions una necessità. La morale della favola? Mandzukic può essere un affare, ma non è così scontato che lo sia per il Milan.