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Un gol in meno dell’anno scorso, un gol da inseguire al Maradona: come è iniziato il 2021 di CR7
Un anno fa, di questi tempi, aveva segnato 17 gol in campionato, in altrettante partite giocate su ventuno giornate. Oggi è a quota 16, sempre in 17 gare disputate fin qui nella Serie A 2020/2021: se c’è un tratto distintivo di Cristiano Ronaldo, è l’incredibile regolarità del campione portoghese. Una sorta di macchina da gol, che magari ogni tanto sembra persino incepparsi, ma il cui apporto, quando c’è da tirare le somme, alla fine non manca mai.
Il 2021 di CR7. Partiamo dai numeri: Sette gol in dodici partite, considerando tutte le competizioni. Sotto la sua straordinaria media, a considerare la fredda statistica. Poi scendi nel dettaglio e trovi che una rete è arrivata in finale di Supercoppa, due nel confronto con l’Inter in campionato. Decisivo con la Roma , e in fin dei conti aveva iniziato con la doppietta all’Udinese in una gara da migliore in campo. Il guaio, con Ronaldo, è questo: appena pensi di poter parlare di flessione, lui è pronto a smentirti in campo. E il momento, pure quando non sembra ottimale, diventa in un secondo fantastico. Anche meno: con la Roma, tra stop e tiro per il gol, sono passati appena 52 centesimi di secondo.
Gol in casa Maradona. Uno stimolo in più? Difficile Ronaldo ne abbia davvero bisogno, ma esultare in casa del più grande può diventarlo. Sarà il primo passaggio di CR7 nell’ex stadio San Paolo da quando ha cambiato nome. Sa già come battere il Napoli tra le mura amiche: l’ultima volta non più tardi di un anno fa, quando siglò l’inutile rete finale in una sconfitta per 2-1. Era il 26 gennaio 2020, del Covid c’erano soltanto le avvisaglie, il Napoli era quattordicesimo e la Juve prima in classifica. Si giocava alla ventunesima giornata, oggi alla ventiduesima. Un passo avanti, e Cristiano Ronaldo punta fare un gol in più, in questo 2021 che sa di ritorno alla vita.
Il 2021 di CR7. Partiamo dai numeri: Sette gol in dodici partite, considerando tutte le competizioni. Sotto la sua straordinaria media, a considerare la fredda statistica. Poi scendi nel dettaglio e trovi che una rete è arrivata in finale di Supercoppa, due nel confronto con l’Inter in campionato. Decisivo con la Roma , e in fin dei conti aveva iniziato con la doppietta all’Udinese in una gara da migliore in campo. Il guaio, con Ronaldo, è questo: appena pensi di poter parlare di flessione, lui è pronto a smentirti in campo. E il momento, pure quando non sembra ottimale, diventa in un secondo fantastico. Anche meno: con la Roma, tra stop e tiro per il gol, sono passati appena 52 centesimi di secondo.
Gol in casa Maradona. Uno stimolo in più? Difficile Ronaldo ne abbia davvero bisogno, ma esultare in casa del più grande può diventarlo. Sarà il primo passaggio di CR7 nell’ex stadio San Paolo da quando ha cambiato nome. Sa già come battere il Napoli tra le mura amiche: l’ultima volta non più tardi di un anno fa, quando siglò l’inutile rete finale in una sconfitta per 2-1. Era il 26 gennaio 2020, del Covid c’erano soltanto le avvisaglie, il Napoli era quattordicesimo e la Juve prima in classifica. Si giocava alla ventunesima giornata, oggi alla ventiduesima. Un passo avanti, e Cristiano Ronaldo punta fare un gol in più, in questo 2021 che sa di ritorno alla vita.
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