Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Il corsivo
Il grande assente della Champions League che torna è Gianluigi DonnarummaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 16 febbraio 2021, 12:15Il corsivo
di Ivan Cardia

Il grande assente della Champions League che torna è Gianluigi Donnarumma

Riparte la massima competizione continentale. Oggi in campo Lipsia-Liverpool e Barcellona-PSG. Domani tocca alla Juve, la prossima settimana Lazio e Atalanta.
La riflessione nasce dalla top 11 legata alla generazione Z. Senza portiere, di fatto, ché in Champions League, negli ottavi di finale, di estremi difensori appartenenti alla generazione Z non v’è traccia: ci siamo "accontentati" del giovane Unbehaun, grande promessa del Borussia Dortmund. Nessuna big d’Europa, tra quelle che torneranno in corsa per la coppa dalle grandi orecchie, affida a un giocatore nato attorno al 2000 la difesa dei propri pali. È una cosa strana? In parte, quello del numero uno è sempre stato definito ruolo da giocatori esperti. C’è sempre tempo, per diventare un grande portiere. E quando sei giovane meglio evitare certe responsabilità. Sarà perché è italiano, ma almeno un nome ci viene invece in mente molto facilmente. E in quella top 11 ci sarebbe stato benissimo.

Gianluigi Donnarumma è il grande assente di questa Champions League. Il portiere del Milan è un classe ’99. Nella generazione Z, quella degli Haaland, dei Sancho, dei Foden e compagnia calciante, ci sta alla grande.

Sono i suoi coetanei. In Champions League, anche: la giovane età è solo sulla carta d’identità, fa il titolare in Serie A da anni e in questa stagione insegue persino lo scudetto. Non sarebbe una comparsa, ma un potenziale grande protagonista. Non una promessa, ma una realtà. Invece resta a guardare, e punta a prendersela l’anno prossimo. In rossonero? Forse sì, forse no. La trattativa per rinnovare il contratto deve ancora entrare nel vivo. Ma l’assenza di un grande portiere quell’età, nella vetrina del calcio d’alta quota, non può essere un dettaglio. Né per lui, che gioca l’Europa League ma merita altri palcoscenici, né per il Milan, che con questo dato di fatto dovrà inevitabilmente confrontarsi.