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tmw / juventus / Il corsivo
E' lo Scudetto di tutti. Ma soprattutto è lo Scudetto di Romelu LukakuTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 3 maggio 2021, 18:30Il corsivo
di Simone Bernabei

E' lo Scudetto di tutti. Ma soprattutto è lo Scudetto di Romelu Lukaku

E' lo Scudetto dell'Inter. E' lo Scudetto di Antonio Conte. E' lo scudetto di Zhang, Marotta, Ausilio e tutto il management nerazzurro. Ma è anche, e per certi versi soprattutto, lo Scudetto di Romelu Lukaku. Per la sua doppia-doppia in fatto di gol e assist, certo. Senza quei suoi numeri difficilmente l'Inter avrebbe potuto strappare. Magari avrebbe vinto comunque, ma certamente non l'avrebbe fatto con 4 giornate d'anticipo.

Ma il successo nerazzurro, e di riflesso quello di Lukaku, va oltre i freddi numeri statistici. Big Rom è la scommessa vinta di Antonio Conte. Per lui il tecnico ha battagliato come solo lui sa fare, per lui si è esposto e per lui ha incassato le critiche di detrattori e criticoni della prima ora. Troppi gli oltre 65 milioni di euro spesi, si diceva.

Sopravvalutato e non decisivo, stuzzicava qualcuno. Grasso e fuori forma, sbagliavano altri costringendo il belga a postare foto dei suoi addominali. Già, provate a ripeterle ora, quelle critiche. Ora che Lukaku ha vinto, e per certi versi stravinto, il confronto a distanza con gli altri grandi attaccanti della Serie A. Lo scontro sul campo con Ibrahimovic si è spostato nell'arena virtuale e, a conti fatti, ha avuto ragione l'attaccante dell'Inter. Per gol e per impatto, per leadership e forza trainante, è lui che ha spostato gli equilibri. Il testa a testa con CR7 vede il portoghese avanti nella classifica marcatori. Una magrissima consolazione per lo juventino che proprio mentre segnava la sua doppietta all'Udinese, probabilmente decisiva per le sorti Champions dei bianconeri, iniziava a convivere col successo finale dell'Inter. Un successo finale arrivato grazie alla poderosa forza di Lukaku. Che proprio come fa in campo, ha attivato la forza motrice e trascinato la sua Inter nella storia degli almanacchi.