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Julio Velasco: "Agenti? Se una società non vuole sottomessi, può farlo. Guardate Donnarumma"
Ospite di Sky, Julio Velasco, nome storico del volley italiano e mondiale, ma anche ex direttore generale di Lazio e Inter, ha parlato del calcio italiano di oggi: “È un calcio di prim’ordine, di cui spesso, come succede in tutta Italia, si vedono le cose negative. Credo che, come nell’82 e nel 2006, la nazionale sappia compattarsi nelle difficoltà. Questa è giovane e con giocatori esperti, l’allenatore ha avuto coraggio”.
Nel volley c’erano agenti molto potenti ma erano pochi, oggi assomiglia di più al calcio.
“Sì, anche se è tutto molto più piccolo. Ci sono agenti con molti giocatori. Io sono convinto che se una società non vuole sottomettersi può farlo. Può dire questa operazione non ce la faccio, ci sono tanti esempi a partire dal non rinnovo di Donnarumma. Se una trattativa è veramente libera non ci sono colpevoli. Il problema è che nel calcio, essendo così seguito, c’è troppa emotività”.
Nel caso della Fiorentina l’anomalia è un allenatore che prima firma e poi decide di andarsene, forse in linea con l’idea di costruire una squadra con il suo agente.
“Non lo so se è andata così. Gattuso dà l’immagine di un uomo tutto di un pezzo. Io ricordo che lui ha avuto perplessità dall’inizio con la Fiorentina”.
Nel volley c’erano agenti molto potenti ma erano pochi, oggi assomiglia di più al calcio.
“Sì, anche se è tutto molto più piccolo. Ci sono agenti con molti giocatori. Io sono convinto che se una società non vuole sottomettersi può farlo. Può dire questa operazione non ce la faccio, ci sono tanti esempi a partire dal non rinnovo di Donnarumma. Se una trattativa è veramente libera non ci sono colpevoli. Il problema è che nel calcio, essendo così seguito, c’è troppa emotività”.
Nel caso della Fiorentina l’anomalia è un allenatore che prima firma e poi decide di andarsene, forse in linea con l’idea di costruire una squadra con il suo agente.
“Non lo so se è andata così. Gattuso dà l’immagine di un uomo tutto di un pezzo. Io ricordo che lui ha avuto perplessità dall’inizio con la Fiorentina”.
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