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TMW RADIO - Torchia: "L'Italia ormai è terra di conquista. Sono incuriosito dal Milan"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 18 agosto 2021, 19:29Serie A
di Alessio Del Lungo

TMW RADIO - Torchia: "L'Italia ormai è terra di conquista. Sono incuriosito dal Milan"

Davide Torchia ai microfoni di Niccolò Ceccarini
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Davide Torchia, agente sportivo che ha tra i suoi assistiti il difensore Daniele Rugani, ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, cominciando dalle offerte monstre ricevute da Dusan Vlahovic: "Con lui puoi costruire qualcosa e quindi capisco i tifosi, ma ormai siamo diventati terra di conquista. I numeri che girano da noi, purtroppo, non sono come quelli che ci sono in Inghilterra anche per le squadre non grandissime. Il Manchester United ha preso Varane a 50 milioni e per loro è stato un'affare, ma a 70-80 milioni. Non è un giocatore blindato che ha 4 anni di contratto... Anche se lo tieni puoi prendere 90 milioni, ma la forbice non sarà così tanto ampia".

C'è anche il problema di trovare un sostituto.
"Non potranno aver già il colpo fatto, ma devono essere pronti un po' prima. Alla fine dell'anno so già chi mi vengono a chiedere. Se non offrono per un 21enne che ha fatto 21 gol... Per chi offrono?".

Il caso Lukaku però è andato diversamente.
"Ma l'Inter non navigava in acque tranquille. Se vuoi andare a prendere Kane ne spendi 150 e non sono sicuro che sia più forte del belga, quindi per i nerazzurri secondo me è stato un affare".

E' il mercato delle punte.
"Mi meraviglio che non siano andati ancora su Lautaro Martinez, giocatore forti, giovane e di grandissima prospettiva. Insieme a Lukaku erano due giocatori di primissimo piano".

Se partisse Vlahovic, chi potrebbe arrivare?
"Non ce ne sono tanti in giro. Se ne trovavano più forti a meno di 70-80 milioni ne prendevano altri... Significa che tanti bravi a 40 non ci sono e non è facilissimo trovare sostituti. Il rischio è di prendere uno molto meno bravo, ma abbastanza costoso. O hai un ragazzo che sta crescendo in casa, altrimenti è dura. Se devi cedere uno bravissimo a 70 e prenderne uno bravo a 50 non è che sia un affare".

Lei è agente di Rugani. Come mai il suo nome è sempre speso in tutti i mercati?
"L'accostamento con il Napoli lo sento anche io come voi però l'unica cosa che posso dire è che siamo in un club che ha tantissimo rispetto umano e tecnico del calciatore che non è mai stato messo sul mercato dalla Juventus. Non mi sembra corretto parlare di altri club in questo caso, non è una questione di essere reticente, ma di rispetto. Uno può fare benissimo il proprio mestiere avendo rispetto del club che ti tiene e per il quale giochi".


La sensazione è che quest'anno ci sarà un campionato più equilibrato.
"Credo che ci sarà ancora di più la frazione tra quelle 5-6 e quelle sotto. Le strutture sono diverse ed è inevitabile, ma ci sono dei club che hanno delle particolarità. Allegri è tornato alla Juventus e sarà competitiva, l'Inter ha perso Hakimi, Lukaku e Conte, ma ha preso Inzaghi, la Lazio ha preso Sarri, la Roma si sta organizzando con Mourinho... La continuità paga comunque sempre di più".

Chi è che può essere una sorpresa quest'anno?
"Mi intriga rivedere il Milan. Era il periodo del Covid e non si è capito se andavano bene perché non c'era nessuno allo stadio e quindi meno pressioni o se avevano veramente dei valori importanti: voglio vedere se riescono a riconfermarsi. L'Inter poi alla fine aveva assoluto strapotere. I cambi di allenatore anche mi attirano come quello di Spalletti al Napoli. Tanti giocatori si trovano bene con determinati allenatori, mentre con altri no. Non guardiamo agli altri perché non si devono dare lezioni, ma l'Europeo lo abbiamo vinto noi quindi calciatori buoni li abbiamo".

L'Empoli può essere considerato un modello da seguire?
"Per queste situazioni sono partiti un po' prima anche della nuova Atalanta. La gente lavora, programma, non sono miracoli... Con la base che aveva l'Empoli ha fatto un grande mercato. Hanno messo quei 3-4 giocatori e riescono sempre a stupirci in positivo. Andreazzoli poi è un grande allenatore. Loro rispetto alle matricole sono quelli più avanti".

E' il momento di riformare un po' il calcio?
"Penso che purtroppo noi abbiamo delle grandissime realtà in categorie inferiori come il Como, il Bari, il Taranto, il Catania... L'andamento di una provinciale è quello di andare male due anni, poi risalire, ma queste piazze hanno una quantità di tifosi incredibile. Il calcio è fatto di numeri e di calciatori... Le squadre di Serie B hanno messo in grandissima difficoltà quelle di A in Coppa Italia però, visto che gli altri curano i loro, li vendono in tutta Europa e li portano in Nazionale, dobbiamo farlo anche noi. Dobbiamo aiutare economicamente la Serie C e la Serie D. Quanti giocatori di Serie B sono andati in Serie A quest'anno? Tanti bravissimi calciatori si possono costruire. Dobbiamo prendere slavi, croati e portoghesi perché di difensori italiani ce ne sono sempre meno... Perdiamo qualcosa in scuola. Io vorrei che una squadra di Serie A comprasse due di B perché sono bravi ed in grado di giocare. Bisogna tornare a fare come un tempo quando questo era la normalità".

Basterà Messi per creare un PSG dominatore in Europa?
"Stiamo parlando di una squadra che negli ultimi due anni ha fatto una finale ed una semifinale di Champions League. La Superlega è stata condannata da molti, ma adesso ci troviamo con due squadre che possono fare il bello e cattivo tempo che sono nettamente avanti agli altri. Se si fa il Fair Play Finanziario va fatto. Io ti do una percentuale degli introiti per gli stipendi dei giocatori va rispettato. Non è che per i loro accordi poi la FIFA dice che chi sfora paga una luxury tax. I tifosi capirebbero e al prossimo mercato o rientri o non prendi nessuno. Quando avrai scalato quella percentuale allora avrai un tot per gli acquisti. Il Barcellona spendeva il 110% degli introiti in stipendi... Non ci siamo. E' normale che adesso siano indebitati fino al collo. Pagare una tassa in più non è la soluzione: va fatta una media ponderata".