Locatelli si è già preso la Juve: le chiavi del centrocampo sono sue
LOCATELLI È GIÀ IMPRESCINDIBILE - Quella di martedì sera per Locatelli non è stata una serata qualunque, per il centrocampista nativo di Lecco infatti è stato il primo assaggio di Champions League e per qualsiasi amante del calcio, sin da bambino, quell’atmosfera ha un sapore speciale. “È stata una grande emozione, - ha raccontato poi il classe 1998, - sentire per la prima volta la musica della Champions. Ho avuto i brividi ma devo giocare a calcio, farmi trovare pronto e non posso farmi trascinare dalle emozioni”.
E la sua prestazione poi ha dimostrato che ha saputo focalizzarsi su quello che serviva alla squadra per portare a casa la vittoria: 83 possessi con l’88% di passaggi riusciti (63/72), 3 (su 6) contrasti e 2 (su 2) duelli aerei vinti. Oltre alla parte tecnico-tattica, che ha già messo in mostra quanto l’ex Sassuolo possa determinare le sorti del centrocampo e della squadra in ogni incontro, è la sicurezza nelle giocate che, forse erroneamente, stupisce considerata la pesantezza della maglia bianconera. Gioco corto, gioco lungo, intercetti e nessun timore di entrare in possesso della sfera anche in situazioni intricate. Per questo per Allegri, e la Juve, è già diventato perno imprescindibile e primo nome attorno al quale costruire poi il reparto mediano. Tecnico livornese che ha spiegato il posizionamento, presente e futuro, di Locatelli: “Secondo me lui nella sua carriera finirà per giocare davanti alla difesa anche se in questo momento, anche per abitudini sue, è più adatto a giocare a due. Ma siccome noi giochiamo con un tre storto, per ora sta ricoprendo le mansioni che faceva a Sassuolo”. A due o a tre, la certezza è che Locatelli troverà sempre posto nella formazione della Juventus.