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"In estate sarà più facile prendere Icardi". Perché (e come) il Decreto Crescita può aiutare la JuveTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
mercoledì 13 ottobre 2021, 16:53Serie A
di Simone Bernabei

"In estate sarà più facile prendere Icardi". Perché (e come) il Decreto Crescita può aiutare la Juve

Alcuni dei casi più emblematici ad averne usufruito sono, a titolo esemplificativo, Christian Eriksen e Zlatan Ibrahimovic. “Quest'anno decorreranno i due anni da quando il giocatore è andato all'estero e quindi si potrà beneficiare del Decreto Crescita e questo, in un momento di crisi, può essere un aspetto utile”: a parlare così nelle ultime ore è stato Valerio Giuffrida, agente che fa parte dell’entourage di Mauro Icardi. La risposta arrivava alla scontata domanda sull’interesse della Juventus per l’argentino.

Le tempistiche e i parametri che possono aiutare la Juventus (e le altre italiane interessate)
Era il 2 settembre del 2019, quando Icardi lasciò l’Italia per volare a Parigi. Due anni già trascorsi, in pratica. Due anni, ovvero il requisito minimo di permanenza all’estero prima dell’arrivo (o del rientro) in Italia. E Icardi da questo punto di vista sarebbe in regola. La conditio sine qua non per avere accesso agli sgravi fiscali previsti dal Decreto è la permanenza nel paese per altri due anni, ma il caso non dovrebbe porsi visto che eventualmente si tratterebbe di un contratto a lungo termine, di 4 o 5 anni sulla carta.


Quanto risparmierebbero le italiane?
Da una parte può esserci un risparmio. Dall’altra dei vantaggi, o per meglio dire una maggiore competitività in fatto di offerta economica. Di fatto il Decreto Crescita va ad intervenire sulla normale tassazione sui redditi, portandola dal 45% al 25%. Uno scarto importante, soprattutto se parametrato agli stipendi dei calciatori. In soldoni il calcolo è immediato: prima del decreto, uno stipendio lordo di 10 milioni avrebbe portato in tasca ad un calciatore 5,5 milioni di euro. Oggi, col Decreto attivo, gli stessi 10 milioni lordi si trasformano in 7,5 netti. Il duplice vantaggio, dicevamo: mettendo in conto una spesa lorda X, poniamo 10 milioni, il club avrebbe la possibilità di offrire uno stipendio più alto ad un calciatore. 7,5 e non 5,5, appunto. Invertendo il ragionamento la questione non cambia: se ad un giocatore viene promesso un ingaggio da 7,5 milioni netti, il lordo sarà 10 e non poco meno di 15. Un incentivo importante, da qualunque lato la si guardi.