La Juve vola agli ottavi di Champions: allo Stadium va in scena lo show dei gioielli Dybala e Chiesa

La Juventus di Massimiliano Allegri vola agli ottavi di finale di Champions League con due turni di anticipo dopo la quarta vittoria consecutiva, in quattro match, collezionata in questa stagione europea. Dopo quelle di Malmo e San Pietroburgo, Madama aggiunge al trionfo casalingo contro il Chelsea anche quello contro lo Zenit e strappa la qualificazione, con largo anticipo, per il turno a eliminazione diretta che si giocherà a cavallo fra febbraio e marzo. Contro la squadra russa finisce 4-1: doppietta di Dybala, tris di Chiesa e poker di Morata.

Dybala e Chiesa show allo Stadium.
Quattro gol, un palo, una traversa e tante occasioni sprecate: se ci si attendeva una risposta di carattere della squadra dopo i primi giorni di ritiro post doppia sconfitta contro Sassuolo e Verona, questa è arrivata. Prevedibile, considerato il terreno fertile dell’Europa che conta sul quale, in stagione, Madama è sempre stata a suo agio. E ieri sera nel teatro dell’Allianz Stadium di Torino, è andato in scena lo show targato Paulo Dybala e Federico Chiesa: i due gioielli che la Juventus, parlano i numeri, deve sempre esporre nelle proprie mostre. Due gol (col brivido del rigore sbagliato e poi ripetuto) e un assist (più un palo) per Dybala, gol e rigore procurato per Chiesa. Due costanti spine nel fianco per lo Zenit che mai ha saputo trovare il modo di arginarli.

Nel segno del 10: staccato (e omaggiato) Platini.
E Dybala, che ieri ha aggiornato il suo personalissmo tabellino con la decima presenza stagionale condita da 6 gol e 4 assist, s’è proprio inserito, anche visivamente, nella storia della Juve. Col gol all’Inter aveva raggiunto Michel Platini nella classifica dei marcatori all-time della Juventus, con le due di ieri l’ha superato (106, staccato anche John Charles) e omaggiato con l’esultanza post consueta Dybalamask. La Joya che col mancino ha sbloccato la partita, è corso sotto la curva e si è sdraiato a terra emulando la “protesta” per un gol annullato entrata nella storia di Le Roi nel dicembre del 1985 a Tokyo nella finale Intercontinentale. Nel segno del 10, nel segno di Dybala.