Futre: "Messi, Lewa o Jorginho, tutto giusto. CR7? Magari vince la Champions"

"Credo che quest'anno lo meriti Messi". A dirlo è Paolo Futre, ex attaccante portoghese degli anni ottanta e novanta, che incorona l'argentino come migliore della stagione." Non ha vinto la Liga, ma è stato il miglior marcatore e il miglior assistman. Ha vinto la Copa America e anche lì ha fatto più gol e assist degli altri. Che deve fare di più? Credo lo meriti".

E Lewandowski?
"Anche lui ha fatto un'annata eccezionale, ma alle volte capitano anche delle situazioni che ti portano ad arrivare secondo. Messi ha vinto la Copa America, importantissima, e il polacco ha vinto la Champions del 2020, ma non ha fatto un grande Europeo. Alla fine, ai punti, credo vinca Messi".

Invece Jorginho...
"Discorso simile, ha vinto sia Champions che Europeo, ma Messi è un po' più davanti. Alla fine non è una sorpresa se dovesse vincerlo Jorginho o Lewandowski".

Cristiano non è andato a Parigi per la consegna...
"Lui deve vincere la prossima Champions e lo sa. Altrimenti non è facile essere lì con gli altri. Sappiamo che in Premier League sarà molto difficile che possa arrivare fra le prime, ma vediamo in coppa. È a sette partite dalla vittoria e lui è "O'Animal" della Champions League. Alla fine non sono poi molte, sette partite. Se fa la differenza lì, in Champions, poi si vedrà. A gennaio potranno rinforzarsi e potranno sperare".

Si aspettava Rangnick?
"Non lo conosco benissimo, è una sorpresa per me. Pensavo a qualcuno con più personalità, carattere e curriculum".

Intanto il Milan...
"Sembra tornato dopo tanti anni, c'è stato grande lavoro di Maldini, di Pioli, di tutta la struttura. Credo che fra un paio di stagioni, o forse già la prossima, torneremo a vedere la migliore squadra del mondo, come era negli anni novanta".

Lei è arrivato secondo al Pallone d'Oro...
"Ero lì, in lotta con Gullit, nell’87. Nei candidati c'era anche Butragueno, l'olandese era un campione e io sono arrivato secondo. Allora ho incassato, penso sia normale, ma Gullit era proprio un fenomeno. Eravamo lì lì, noi, fra i migliori, perché ero stato campione d’Europa con Porto. C'è stata un pochino di delusione, ma così è il calcio".