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Juve, Arthur sonda il mercato ma la cessione è complicata. Attenzione alle sorprese
Con un centrocampista in arrivo che risponde al nome di Paul Pogba, un altro è destinato a partire: in quest’ultimo caso il riferimento è ad Arthur Melo. Grandi manovre in mezzo al campo per la Juventus che, seguendo le indicazioni di Massimiliano Allegri, ha tutta l’intenzione di rimodulare il reparto mediano. Reparto del quale, per la stagione pronta a cominciare il prossimo luglio, non farà parte il centrocampista verdeoro.
Arthur andrà via per conquistarsi il Mondiale, con Allegri mai scattato il feeling.
Con Massimiliano Allegri la scintilla non è mai scattata nel corso di questa stagione: al rientro dall’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto in agosto, il brasiliano è stato sostanzialmente utilizzato per concedere qualche minuto di riposo a uno spremuto Manuel Locatelli. Il feeling non è mai realmente nato e, per questo motivo, dopo esser stato molto vicino all’addio in inverno, l’ex Barcellona saluterà Torino quest’estate. Come, d’altronde, è stato recentemente confermato dall’agente del centrocampista Federico Pastorello: “A gennaio è stato vicino all'Arsenal. È un giocatore troppo importante per essere emarginato, deve pensare anche alla Nazionale. Con Sarri avrebbe fatto il Jorginho, ma nonostante Allegri lo stimi, lui vuole due mediani strutturati fisicamente. Non è nell'interesse di nessuno continuare in questa situazione”.
Cessione definitiva complicata, attenzione a prestito o a uno scambio a sorpresa.
La problematica più grande dell’addio ai colori bianconeri è il residuo a bilancio di Arthur dopo lo scambio con il Barcellona che ha coinvolto anche Miralem Pjanic due anni fa: si tratta di più di 40 milioni di euro al di sotto dei quali la Juventus non può permettersi di far partire il classe 1996. Così le soluzioni, considerate le stagioni sottotono vissute da Arthur, sono due: un prestito di un anno per poi riparlarne 12 mesi più tardi oppure uno scambio con un altro giocatore che possa accontentare tutte le parti in causa. Ci vorrà pazienza, non una situazione semplice da sbloccare ma nella quale nessuno vuole rimanere bloccato.
Arthur andrà via per conquistarsi il Mondiale, con Allegri mai scattato il feeling.
Con Massimiliano Allegri la scintilla non è mai scattata nel corso di questa stagione: al rientro dall’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto in agosto, il brasiliano è stato sostanzialmente utilizzato per concedere qualche minuto di riposo a uno spremuto Manuel Locatelli. Il feeling non è mai realmente nato e, per questo motivo, dopo esser stato molto vicino all’addio in inverno, l’ex Barcellona saluterà Torino quest’estate. Come, d’altronde, è stato recentemente confermato dall’agente del centrocampista Federico Pastorello: “A gennaio è stato vicino all'Arsenal. È un giocatore troppo importante per essere emarginato, deve pensare anche alla Nazionale. Con Sarri avrebbe fatto il Jorginho, ma nonostante Allegri lo stimi, lui vuole due mediani strutturati fisicamente. Non è nell'interesse di nessuno continuare in questa situazione”.
Cessione definitiva complicata, attenzione a prestito o a uno scambio a sorpresa.
La problematica più grande dell’addio ai colori bianconeri è il residuo a bilancio di Arthur dopo lo scambio con il Barcellona che ha coinvolto anche Miralem Pjanic due anni fa: si tratta di più di 40 milioni di euro al di sotto dei quali la Juventus non può permettersi di far partire il classe 1996. Così le soluzioni, considerate le stagioni sottotono vissute da Arthur, sono due: un prestito di un anno per poi riparlarne 12 mesi più tardi oppure uno scambio con un altro giocatore che possa accontentare tutte le parti in causa. Ci vorrà pazienza, non una situazione semplice da sbloccare ma nella quale nessuno vuole rimanere bloccato.
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