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Altra partenza da incubo per l'Italia: sotto 1-0 contro l'Islanda al 45'. Decide Vilhjalmsdottir
Parte subito in salita la gara dell’Italia contro l’Islanda nella seconda gara dell’Europeo, decisiva per continuare il cammino nella competizione. La squadra di Bertolini infatti va subito sotto a causa di un'altra fatale distrazione difensiva nei primi minuti di gioco.
Dopo appena tre minuti infatti la squadra nordica sfrutta al meglio una rimessa lunga di Sveindis Jonsdottir produce un batti e ribatti in area con l’Italia che non riesce ad allontanare il pallone favorendo la conclusione di Vilhjalmsdottir che manda il pallone sotto l’incrocio. Le azzurre si scuotono subito e provano a far salire il proprio baricentro mettendo diversi palloni in area che però non producono molto, anzi è l’Islanda a sfiorare il raddoppio con Gunnarsdottir che manda il pallone di poco oltre la traversa. Le azzurre hanno un possesso palla piuttosto sterile, con l’Islanda che si chiude bene tenendo le linee molto strette fra loro, che produce solo qualche angolo e pochissimi grattacapi alla portiera islandese che solo al 20° deve compiere la prima parata su un tiro centrale di Caruso dal limite. L’Italia cresce alla distanza, ma fatica a trovare buone trame in mezzo al campo e ad arrivare al tiro con pericolosità con Sigurdardottir che continua a vivere un pomeriggio piuttosto tranquillo. Un gioco quello delle azzurre che favorisce la fase difensiva delle avversarie che gestiscono senza particolari affanni il vantaggio conseguito in avvio di gara.
Ora nei prossimi 45 minuti serve rivedere la vera Italia per non dover salutare con una gara d'anticipo un torneo che era partito sotto altri auspici.
Dopo appena tre minuti infatti la squadra nordica sfrutta al meglio una rimessa lunga di Sveindis Jonsdottir produce un batti e ribatti in area con l’Italia che non riesce ad allontanare il pallone favorendo la conclusione di Vilhjalmsdottir che manda il pallone sotto l’incrocio. Le azzurre si scuotono subito e provano a far salire il proprio baricentro mettendo diversi palloni in area che però non producono molto, anzi è l’Islanda a sfiorare il raddoppio con Gunnarsdottir che manda il pallone di poco oltre la traversa. Le azzurre hanno un possesso palla piuttosto sterile, con l’Islanda che si chiude bene tenendo le linee molto strette fra loro, che produce solo qualche angolo e pochissimi grattacapi alla portiera islandese che solo al 20° deve compiere la prima parata su un tiro centrale di Caruso dal limite. L’Italia cresce alla distanza, ma fatica a trovare buone trame in mezzo al campo e ad arrivare al tiro con pericolosità con Sigurdardottir che continua a vivere un pomeriggio piuttosto tranquillo. Un gioco quello delle azzurre che favorisce la fase difensiva delle avversarie che gestiscono senza particolari affanni il vantaggio conseguito in avvio di gara.
Ora nei prossimi 45 minuti serve rivedere la vera Italia per non dover salutare con una gara d'anticipo un torneo che era partito sotto altri auspici.
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