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Milinkovic, Immobile e Luis Alberto: Lazio trascinata dai tre tenori, Verona ko 2-0 all'Olimpico
La Lazio torna a vincere in campionato dopo un digiuno di due gare: a firmare il 2-0 dell'Olimpico contro il Verona sono Ciro Immobile, al terzo centro in questa Serie A, e Luis Alberto.
Due legni colpiti nella prima frazione
Sarri dà fiducia all'ex Casale e schiera a sorpresa Basic sul centro-sinistra, lasciando in panchina Luis Alberto e Vecino. Cioffi conferma come da previsioni Josh Doig, mattatore con la Samp, e dirotta sulla trequarti Lazovic. Il primo tempo viaggia su ritmi gradevoli ed è scandito da una grande chance per parte: la prima è ad opera di Basic, che fa squillare il mancino dai venticinque metri e trova una gran risposta di Montipò, bravo ad opporsi quel tanto che basta per far sbattere il pallone sul legno. Dal canto suo il Verona non specula, fa la sua gara e sfiora il vantaggio a pochi secondi dall'intervallo con Henry, che impatta al volo su corner e scheggia la traversa. Cioffi perde per infortunio Veloso, che accusa problemi di respirazione dopo un colpo all'altezza dello sterno, e inserisce al suo posto Adrien Tameze.
Immobile non perdona: Lazio avanti
In avvio di ripresa l'iniziativa biancoceleste si scontra con la buona organizzazione difensiva del Verona. Sarri attinge dalla panchina: subitaneo l'ingresso di Luis Alberto, seguito a ruota da quelli di Vecino e Cancellieri, che rilevano rispettivamente Marcos Antonio e Felipe Anderson. L'entrata in scena del Mago compensa il deficit d'imprevedibilità che la Lazio aveva tradito sino a quel momento: aumenta la frequenza delle triangolazioni sulla trequarti, e di lì a poco si materializza il vantaggio. A firmarlo è il solito Ciro Immobile, che con mestiere scivola alle spalle di Hien e timbra di testa sul lob arcuato di Milinkovic-Savic.
I biancocelesti difendono il vantaggio e la chiudono sul gong
Nel finale salta ogni schema: Cioffi corre ai ripari con l'esordiente Hrustic e Kallon, che procura qualche brivido a Provedel con un piattone dall'ingresso dell'area che si perde a lato non di molto. L'Hellas è costretto ad allungarsi, e rischia grosso su un ribaltamento orchestrato da Immobile, che batte nello sprint uno specialista come Hien ma calcia addosso a Montipò. Il Verona resta a galla, ma non sfonda il muro dei biancocelesti, che perdono per infortunio Lazzari. Il fischio finale giunge sul destro vincente di Luis Alberto, che chiude definitivamente i conti con un radente chirurgico.
Due legni colpiti nella prima frazione
Sarri dà fiducia all'ex Casale e schiera a sorpresa Basic sul centro-sinistra, lasciando in panchina Luis Alberto e Vecino. Cioffi conferma come da previsioni Josh Doig, mattatore con la Samp, e dirotta sulla trequarti Lazovic. Il primo tempo viaggia su ritmi gradevoli ed è scandito da una grande chance per parte: la prima è ad opera di Basic, che fa squillare il mancino dai venticinque metri e trova una gran risposta di Montipò, bravo ad opporsi quel tanto che basta per far sbattere il pallone sul legno. Dal canto suo il Verona non specula, fa la sua gara e sfiora il vantaggio a pochi secondi dall'intervallo con Henry, che impatta al volo su corner e scheggia la traversa. Cioffi perde per infortunio Veloso, che accusa problemi di respirazione dopo un colpo all'altezza dello sterno, e inserisce al suo posto Adrien Tameze.
Immobile non perdona: Lazio avanti
In avvio di ripresa l'iniziativa biancoceleste si scontra con la buona organizzazione difensiva del Verona. Sarri attinge dalla panchina: subitaneo l'ingresso di Luis Alberto, seguito a ruota da quelli di Vecino e Cancellieri, che rilevano rispettivamente Marcos Antonio e Felipe Anderson. L'entrata in scena del Mago compensa il deficit d'imprevedibilità che la Lazio aveva tradito sino a quel momento: aumenta la frequenza delle triangolazioni sulla trequarti, e di lì a poco si materializza il vantaggio. A firmarlo è il solito Ciro Immobile, che con mestiere scivola alle spalle di Hien e timbra di testa sul lob arcuato di Milinkovic-Savic.
I biancocelesti difendono il vantaggio e la chiudono sul gong
Nel finale salta ogni schema: Cioffi corre ai ripari con l'esordiente Hrustic e Kallon, che procura qualche brivido a Provedel con un piattone dall'ingresso dell'area che si perde a lato non di molto. L'Hellas è costretto ad allungarsi, e rischia grosso su un ribaltamento orchestrato da Immobile, che batte nello sprint uno specialista come Hien ma calcia addosso a Montipò. Il Verona resta a galla, ma non sfonda il muro dei biancocelesti, che perdono per infortunio Lazzari. Il fischio finale giunge sul destro vincente di Luis Alberto, che chiude definitivamente i conti con un radente chirurgico.
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