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Desailly: "Bleus favoriti, non passa giorno senza che mi ricordino Francia ‘98"
I Bleus di Deschamps sognano di bissare la vittoria di quattro anni fa. Ci crede eccome il campione del mondo a Francia ‘98 Marcel Desailly, che ha chiuso la sua carriera da calciatore proprio in Qatar militando fra le fila di Al-Gharafa e Qatar Sports Club (2004-2005). A margine del nostro viaggio a Doha in vista di Qatar 2022, abbiamo avuto il piacere di raccogliere alcune sue dichiarazioni per conoscere meglio il Paese ospitante, ma anche il traguardo storico da lui raggiunto a Saint-Denis contro il Brasile.
Desailly, che ricordo ha di Francia '98?
"Ospitare la Coppa del Mondo fu strepitoso, c'è sempre un'energia extra che deriva dall'essere coinvolti personalmente nella competizione. Si tratta del più grande evento sportivo del pianeta, niente è paragonabile a un Mondiale di calcio. Quella vittoria ha avuto un impatto significativo sulla Francia nel 1998 e negli anni a venire".
Quante volte le torna in mente il fatto di essere un campione del mondo?
"Devo ammettere che non me ne rendevo bene conto quando vinsi la Coppa del Mondo nel 1998. È stato solo nella mia vita post-calcio che ho sentito davvero l'importanza di esserci riuscito. In effetti, ancora oggi la gente mi parla di quella Coppa del Mondo. Non passa giorno senza che qualcuno mi faccia riferimento ai Mondiali".
I Bleus di Deschamps possono ripetersi anche in Qatar?
“Assolutamente sì, per storia e qualità i Bleus sono sempre i favoriti. Il fatto che abbiamo vinto il Mondiale mi dà ancora tanta energia, è magico".
Desailly, che ricordo ha di Francia '98?
"Ospitare la Coppa del Mondo fu strepitoso, c'è sempre un'energia extra che deriva dall'essere coinvolti personalmente nella competizione. Si tratta del più grande evento sportivo del pianeta, niente è paragonabile a un Mondiale di calcio. Quella vittoria ha avuto un impatto significativo sulla Francia nel 1998 e negli anni a venire".
Quante volte le torna in mente il fatto di essere un campione del mondo?
"Devo ammettere che non me ne rendevo bene conto quando vinsi la Coppa del Mondo nel 1998. È stato solo nella mia vita post-calcio che ho sentito davvero l'importanza di esserci riuscito. In effetti, ancora oggi la gente mi parla di quella Coppa del Mondo. Non passa giorno senza che qualcuno mi faccia riferimento ai Mondiali".
I Bleus di Deschamps possono ripetersi anche in Qatar?
“Assolutamente sì, per storia e qualità i Bleus sono sempre i favoriti. Il fatto che abbiamo vinto il Mondiale mi dà ancora tanta energia, è magico".
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