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... Adrian Ricchiuti

... Adrian Ricchiuti
venerdì 30 aprile 2010, 00:002010
di Barbara Carere

Tra il centrocampista del Catania Adriàn Ricchiuti e sua moglie Rosalba Marrazzo non è stato un vero e proprio colpo di fulmine almeno per lei: "Ci siamo conosciuti nel 1998 a Genova - confida Rosalba - durante una cena tra amici. In quell'occasione scambiammo alcune parole e qualche sorrisetto ma niente di più".

E poi?
"Chiese insistentemente il mio numero a un amico in comune ma riuscì a procurarselo solo dopo tre mesi facendomi una bella sorpresa il giorno del mio compleanno (6 maggio, ndr) e da quel momento abbiamo iniziato a istaurare un rapporto telefonico".

Come mai non volevi dargli il tuo numero di cellulare?
"Forse per l'età perché lui all'epoca aveva diciassette anni e, io ventidue, però conoscendolo bene mi sono dovuta ricredere sul suo grado di maturità, non conta l'età ma il cervello e soprattutto le esperienze di vita!"

Cosa ti ha fatto innamorare di lui?
"La sua simpatia e il fatto che mi facesse ridere ma non solo è una persona umile e buona".

Questi i suoi pregi e un suo difetto?
"Che a casa non fa niente, quando arriva butta tutto per aria e guarda troppo sport in tv".

Che papà è Adriàn?
"Gli riesce meglio della parte del marito, infatti, con Martina di otto anni e soprattutto con Sebastian di tre ha un rapporto idilliaco è premuroso, attento e dolcissimo".

Come marito?
"E' bravo ed anche dolce ma come ti dicevo prima, è impeccabile più come papà che come marito".

Ricordi la proposta di matrimonio?
"Sì, è stato tutto così spontaneo perché dopo un po' che eravamo insieme e stanchi di vederci poco a causa della lontananza decidemmo di sposarci anche per rispettare la mentalità all'antica di mio padre che non avrebbe mai accettato un'eventuale convivenza. Così lui mi ha comprato un anellino per rispettare la tradizione ed io gli ho pronunciato il fatidico sì!"

Che ricordo hai del giorno del tuo matrimonio?
"Emozionante, ci siamo sposati il diciotto giugno del duemila in comune a Genova ed è stata una cerimonia molto semplice con pochi amici ma intensa e commuovente allo stesso tempo".

Sposati da dieci anni con due bambini, qual è il vostro segreto?
"Innanzitutto l'amore che ci lega e poi ci sopportiamo e supportiamo a vicenda, credimi abbiamo due caratterini non facili da gestire specialmente il mio!"

Qual è la sua dimostrazione d'amore quotidiano?
"Quando mi arrabbio, mi lascia sfogare senza parlare o controbattere, mi sopporta insomma e non è facile farlo nei miei momenti no!"

Come trascorrete il tempo libero?
"Andiamo tutti insiemi al cinema o in qualche centro commerciale. L'importante è stare tutti insieme!"

Che cosa avete in comune?
"Niente a parte il conto in banca (ride, ndr), siamo gli opposti che si attraggono perché lui è calmo ed io agitata, ama il calcio mentre io sono l'anticalcio per eccellenza, però l'amore come sempre vince su tutto".

Chi cucina in casa?
"Io anche perché lui è allergico a qualunque faccenda casalinga".

Qual è il suo piatto preferito?
"Asado (filetto di carne argentina cucinata alla brace)".+

Quando ti vuoi far perdonare cosa gli cucini per prenderlo per la gola?
"La cotoletta alla milanese con le patatine fritte, vado sul sicuro".

In conclusione cosa gli auguri per la sua carriera calcistica?
"Tutto quello che desidera perché lo merita e soprattutto perché mai nessuno gli ha regalato nulla, ha sempre dovuto sgobbare per ottenere quello che ora possiede".

Grazie Rosalba per la simpaticissima intervista e ora il tuo saluto ai lettori di TMW.
"Li saluto con grande simpatia e grazie a te Barbara per l'intervista".