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... Andrea Mantovani

... Andrea Mantovani
venerdì 8 gennaio 2010, 13:002010
di Barbara Carere
Fidanzate e mogli dei calciatori di Serie A, si raccontano e "si confessano" su Tuttomercatoweb. Perchè d'ora in poi... non sarà più "un affare di famiglia"

Spesso l'amore, quando è autentico, non ha bisogno di tempi biblici per liberare le proprie esalazioni. Ad Andrea Mantovani e Elisa Leka sono bastati quindici giorni di fidanzamento per decidere di intraprendere il cammino della convivenza. Si erano conosciuti da appena due mesi, ma Elisa aveva voluto attendere un po' prima di cedere al corteggiamento di questo ragazzo molto perbene ed attento ad ogni particolare. Dopo un altro mese, succede ciò che non
ti aspetti: Andrea chiede alla sua compagna di sposarlo. E lo fa in un modo alquanto originale, mostrando ad Elisa un grande pacco con annesso un calendario: "E' una batteria di pentole, me l'hanno regalata i miei compagni". Un'amabile bugia. Nello scartare il pacco, Elisa ci trova tanti giornali e, nascosto e quasi invisibile, un solitario. Un anello che simboleggia una richiesta di matrimonio. Viene fissato anche il mese delle nozze: giugno 2008.
Poi, Elisa resta incinta di Louis Carlos, che oggi ha quattordici mesi, e decide di comune accordo con Andrea di spostare la cerimonia al 20 giugno dello scorso anno. Un matrimonio che si è celebrato con rito civile davanti alla tomba di Giulietta a Verona, presenti pochi e selezionati invitati.

Elisa, che ricordo hai del giorno del tuo matrimonio?
"E' stato un giorno molto emozionante. A tal punto che la notte precedente non siamo riusciti a dormire. Le nozze hanno rafforzato un legame già solido"

Hai la fortuna di vivere nella tua città natale. Questo ti ha aiutato a restare vicina alla tua famiglia.
"Certo. Sono molto legata specialmente a mia sorella, Ami. Con lei passo molto tempo quando mio marito è in ritiro"

Come hai conosciuto Andrea?
"Lavoravo in un negozio di telefonini, anche se frequentavo la facoltà di Giurisprudenza. Lui comprò da noi un cellulare ed in seguito venne spesso da me a chiedermi come funzionasse. Una scusa per conoscermi meglio e corteggiarmi. Io, però, non ero intenzionata a gettarmi in una storia affettiva. Poi ho capito che provavo per lui qualcosa in più di una semplice amicizia. E meno male che è stato tenace: lui è davvero unico come marito, padre ed
amante"

Come trascorrete il tempo libero?
"Amiamo stare a casa per dedicarci al nostro bimbo. Siamo anche appassionati di videogiochi e quando capita usciamo con i nostri amici"

E chi sono i vostri amici?
"Ci vediamo spesso con la famiglia Sorrentino e con i Pinzi. Mi trovo benissimo con Antonella Sorrentino e Cristina Pinzi. Io credo nell'amicizia e, se un sentimento è vero, non è precluso anche nel mondo del calcio"

Chi di voi preferisce cimentarsi in cucina?
"E' un compito mio. Ma io amo cucinare per lui, anche perché è un gran mangione. Andrea va pazzo per la crema di zucca, la tagliata di cavallo, e le polpette che faccio io"

Sei gelosa di Andrea e del fatto che è sempre sotto i riflettori?
"A volte lo sono, ma cerco di non mostrarlo. Il mio motto è "vivi e lascia vivere". E poi lui non mi dà modo di ingelosirmi più di tanto perché è una persona tranquilla. In questo sono fortunata. La mia gioia più grande è vedere mio marito felice dopo una bella prestazione e magari una vittoria nella quale è stato fondamentale"

Allo stadio ci vai?
"Prima di incontrarlo, di calcio non capivo assolutamente nulla, anche perché mio padre non mi ha mai trasmesso questa passione. Pensa che non sapevo neanchein che serie si trovasse il Chievo"

Si è parlato in termini negativi dei tifosi del Chievo dopo i presunti cori rivolti a Balotelli: che idea ti sei fatta?
"La tifoseria del Chievo vince ogni anno il premio fair-play. Non si può fare
di tutta l'erba un fascio. I nostri tifosi sono tra i più civili e rispettosi d'Italia. Basta infangarli gratuitamente!"

Un'ultima cosa, Elisa: cosa dovrebbe regalare ancora il calcio a tuo marito?
"Sarei felice se lui riuscisse a coronare il sogno di giocare nel Milan, la squadra per la quale è tifoso da bambino. E' un'utopia, certo, ma non per questo irrealizzabile. Nei sogni bisogna crederci sempre, anche se non si avverano..."

Per concludere il tuo saluto ai lettori di TMW
"Li saluto tutti e soprattutto auguro a tutti un meraviglioso 2010 all'insegna dell'amore"